PESCARA. Morosini, il calcio e le istituzioni s'interrogano sulla tragedia. Il Comune di Pescara avvierà un'indagine interna e collaborerà con l'autorità giudiziaria per fare chiarezza sulla vicenda del mezzo della Polizia Municipale che bloccava l'accesso dell'ambulanza allo stadio.
Lo si apprende da fonti dell'Amministrazione stessa. Il sindaco Luigi Albore Mascia per il momento non rilascia dichiarazioni. Durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale Morosini era in arresto cardiaco. Il calciatore del Livorno è arrivato al pronto soccorso in fibrillazione ventricolare, cioé in uno stato di anomalia degli impulsi elettrici cardiaci.
"Quando sono sceso in campo Morosini era in arresto cardiaco e respiratorio, abbiamo praticato il massaggio cardiaco per un'ora e mezza prima solo manualmente e poi con diversi strumenti, ma non c'é stato nulla da fare. Non si può dire se la causa sia cerebrale o cardiaca, questo può stabilirlo solo una eventuale autopsia".
Lo ha affermato il dott. Paloscia, responsabile dell'Unità Coronarica dell'Ospedale di Pescara, che era allo stadio come tifoso e che per primo ha tentato di rianimare il giocatore. Mentre il centrocampista veniva soccorso in campo con un defibrillatore e i suoi compagni scoppiavano in lacrime, il pubblico ha cominciato a chiedere a gran voce di sospendere la partita.
Sugli spalti un tifoso ha avuto un malore, ed è stato soccorso. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi, unico a rimanere in campo Zeman. Piermario Morosini era cosciente quando è stato sollevato in barella dentro l'ambulanza, sul campo dello stadio del Pescara. "Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura - ha raccontato a Sky l'ad del Pescara, Danilo Iannascoli - Stiamo vivendo un dramma. L'ambulanza in ritardo? Non so, ma so che l'ingresso in campo era ostruito da una vettura". "Morosini - ha raccontato il dirigente - è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è reso conto del dramma".
Lo si apprende da fonti dell'Amministrazione stessa. Il sindaco Luigi Albore Mascia per il momento non rilascia dichiarazioni. Durante il trasporto in ambulanza verso l'ospedale Morosini era in arresto cardiaco. Il calciatore del Livorno è arrivato al pronto soccorso in fibrillazione ventricolare, cioé in uno stato di anomalia degli impulsi elettrici cardiaci.
"Quando sono sceso in campo Morosini era in arresto cardiaco e respiratorio, abbiamo praticato il massaggio cardiaco per un'ora e mezza prima solo manualmente e poi con diversi strumenti, ma non c'é stato nulla da fare. Non si può dire se la causa sia cerebrale o cardiaca, questo può stabilirlo solo una eventuale autopsia".
Lo ha affermato il dott. Paloscia, responsabile dell'Unità Coronarica dell'Ospedale di Pescara, che era allo stadio come tifoso e che per primo ha tentato di rianimare il giocatore. Mentre il centrocampista veniva soccorso in campo con un defibrillatore e i suoi compagni scoppiavano in lacrime, il pubblico ha cominciato a chiedere a gran voce di sospendere la partita.
Sugli spalti un tifoso ha avuto un malore, ed è stato soccorso. Le due squadre sono tornate negli spogliatoi, unico a rimanere in campo Zeman. Piermario Morosini era cosciente quando è stato sollevato in barella dentro l'ambulanza, sul campo dello stadio del Pescara. "Mi ha guardato negli occhi quando è entrato nella vettura - ha raccontato a Sky l'ad del Pescara, Danilo Iannascoli - Stiamo vivendo un dramma. L'ambulanza in ritardo? Non so, ma so che l'ingresso in campo era ostruito da una vettura". "Morosini - ha raccontato il dirigente - è caduto, ha provato a rialzarsi ma è ricaduto. Il nostro massaggiatore si è reso conto del dramma".