LECCE. Sviluppo economico e dell’offerta lavorativa. Queste due delle principali urgenze per la città di Trani emerse durante il quarto incontro tematico intitolato “Una città che lavora”, tenutosi ieri sera presso il comitato “Operamò”, cui hanno partecipato il candidato sindaco Ugo Operamolla, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria e i cittadini tranesi.
“Un’amministrazione comunale”, ha esordito con Ugo Operamolla, “non può creare posti di lavoro come se avesse la bacchetta magica. È inutile creare illusioni e fare promesse che non si possono mantenere, significherebbe prendere in giro i cittadini. Detto questo però, bisogna precisare che un’amministrazione comunale può fare tanto per creare i presupposti affinché l’occupazione aumenti. Come? Adottando una politica che attragga investimenti economici e insediamenti produttivi che inevitabilmente fanno rima con nuovi posti di lavoro. Trani, una città dalla doppia vocazione turistica e industriale, ha bisogno di rendere questi due settori realmente produttivi e forieri di sviluppo lavorativo ed economico”, ha continuato Operamolla.
“Ad esempio la filiera del turismo che si sviluppa mediante i settori dell’accoglienza, della sicurezza e dell’ospitalità alberghiera, necessita di interventi decisivi e sostanziali. Il loro buon funzionamento infatti, consentirebbe, oltre che di creare nuove opportunità , anche di incrementare un tipo di turismo che non sia solo quello ‘mordi e fuggi’ cui la città è abituata e che non aiuta a migliorarne l’economia. È importante quindi incrementare i servizi a disposizione dei turisti, migliorare l’offerta alberghiera, creare delle aree di sosta munite di appositi servizi per camper e roulottes, e rendere tutti quei monumenti che sono il fiore all’occhiello di Trani delle reali fonti di reddito del comune e di occupazione lavorativa per la cittadinanza”.
L’altra vocazione e macro-area fondamentale per la produzione di lavoro e ricchezza per il nostro territorio è quella industriale, che comprende il settori lapideo, il calzaturiero e l’agroalimentare. Una delle proposte avanzate durante l’incontro riguarda infatti la possibilità di dare nuova linfa al settore lapideo mediante il recupero degli scarti risultanti dalla lavorazione della pietra. “Un esempio virtuoso in tal senso”, ha sottolineato Operamolla, “proviene da Massa-Carrara dove gli scarti vengono recuperati e trasformati in nuova materia prima. Questa soluzione oltre a evitare sprechi, consentirebbe un incremento della manodopera”. Per quanto concerne il calzaturiero e l’agroalimentare, anch’essi da sempre settori trainanti dell’economia tranese ma ormai in crisi, “è necessario pensare a investimenti di natura tecnologica e di riqualificazione del personale”, ha spiegato il candidato sindaco di centrosinistra e terzo polo.
“Questi interventi, infatti, consentirebbero prima di tutto di mantenere un livello di buona qualità del prodotto, necessario per rimanere sul mercato o per entrare in mercati ancora inesplorati e, sull’onda di un avanzamento tecnologico e professionale, di incrementare la produzione di tali aziende e la relativa offerta occupazionale”. Tra i vari problemi ancora insoluti dall’amministrazione tranese c’è poi quello che riguarda i vari mercati e le aree loro destinate, o meglio, non ancora destinate nonostante l’attuale amministrazione abbia avuto a disposizione ben due mandati per far fronte a questo problema. “Trani, città che conta più di cinquantamila abitanti”, ha fatto notare Operamolla, “manca infatti di un mercato rionale, di un mercato ittico, che spodestato da Piazza Longobardi si riversa ormai lungo il porto turistico in totale assenza di norme igienico-sanitarie, e di un mercato ortofrutticolo, che potrebbero incrementare le vendite e l’occupazione”. Ciò che in generale è emerso dall’incontro è la totale assenza di pianificazione su vari livelli che riguarda la nostra città . A Trani mancano infatti un piano per la costa, per il commercio, per il traffico, per le aree pubbliche. Per tutti questi motivi il candidato sindaco Operamolla si è impegnato a intervenire con fermezza e tempestività per affrontare i molti problemi strutturali che continuano ad essere all’ordine del giorno nel nostro territorio e che comportano solo impoverimento e arretratezza.
“Ad esempio la filiera del turismo che si sviluppa mediante i settori dell’accoglienza, della sicurezza e dell’ospitalità alberghiera, necessita di interventi decisivi e sostanziali. Il loro buon funzionamento infatti, consentirebbe, oltre che di creare nuove opportunità , anche di incrementare un tipo di turismo che non sia solo quello ‘mordi e fuggi’ cui la città è abituata e che non aiuta a migliorarne l’economia. È importante quindi incrementare i servizi a disposizione dei turisti, migliorare l’offerta alberghiera, creare delle aree di sosta munite di appositi servizi per camper e roulottes, e rendere tutti quei monumenti che sono il fiore all’occhiello di Trani delle reali fonti di reddito del comune e di occupazione lavorativa per la cittadinanza”.
L’altra vocazione e macro-area fondamentale per la produzione di lavoro e ricchezza per il nostro territorio è quella industriale, che comprende il settori lapideo, il calzaturiero e l’agroalimentare. Una delle proposte avanzate durante l’incontro riguarda infatti la possibilità di dare nuova linfa al settore lapideo mediante il recupero degli scarti risultanti dalla lavorazione della pietra. “Un esempio virtuoso in tal senso”, ha sottolineato Operamolla, “proviene da Massa-Carrara dove gli scarti vengono recuperati e trasformati in nuova materia prima. Questa soluzione oltre a evitare sprechi, consentirebbe un incremento della manodopera”. Per quanto concerne il calzaturiero e l’agroalimentare, anch’essi da sempre settori trainanti dell’economia tranese ma ormai in crisi, “è necessario pensare a investimenti di natura tecnologica e di riqualificazione del personale”, ha spiegato il candidato sindaco di centrosinistra e terzo polo.
“Questi interventi, infatti, consentirebbero prima di tutto di mantenere un livello di buona qualità del prodotto, necessario per rimanere sul mercato o per entrare in mercati ancora inesplorati e, sull’onda di un avanzamento tecnologico e professionale, di incrementare la produzione di tali aziende e la relativa offerta occupazionale”. Tra i vari problemi ancora insoluti dall’amministrazione tranese c’è poi quello che riguarda i vari mercati e le aree loro destinate, o meglio, non ancora destinate nonostante l’attuale amministrazione abbia avuto a disposizione ben due mandati per far fronte a questo problema. “Trani, città che conta più di cinquantamila abitanti”, ha fatto notare Operamolla, “manca infatti di un mercato rionale, di un mercato ittico, che spodestato da Piazza Longobardi si riversa ormai lungo il porto turistico in totale assenza di norme igienico-sanitarie, e di un mercato ortofrutticolo, che potrebbero incrementare le vendite e l’occupazione”. Ciò che in generale è emerso dall’incontro è la totale assenza di pianificazione su vari livelli che riguarda la nostra città . A Trani mancano infatti un piano per la costa, per il commercio, per il traffico, per le aree pubbliche. Per tutti questi motivi il candidato sindaco Operamolla si è impegnato a intervenire con fermezza e tempestività per affrontare i molti problemi strutturali che continuano ad essere all’ordine del giorno nel nostro territorio e che comportano solo impoverimento e arretratezza.