BARI. Dopo le sette persone del clan Strisciuglio arrestate tra febbraio e marzo dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, è finito in manette, in esecuzione di un’ordinanza irrevocabile di accoglimento di appello emessa dal Tribunale del Riesame di Bari, su richiesta della DDA della locale Procura della Repubblica, un barese 32enne, noto alle Forze di Polizia, arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Triggiano con le accuse di omicidio aggravato, detenzione e porto in luogo pubblico di armi.
I militari, collaborati dai colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, lo hanno sorpreso all’interno di un’abitazione di una 60enne del luogo dove si era rifugiato dal 19 marzo u.s.. Il provvedimento ha confermato le risultanze investigative dei Carabinieri e DDA prodotte a carico del 32enne ritenuto esecutore materiale dell’omicidio del 43enne pregiudicato barese Antonio Chiarolla, avvenuto nel quartiere “Libertà” del capoluogo pugliese la sera del 10 ottobre del 2006.
La vittima, nella circostanza, venne attinta in strada da un colpo di pistola alla testa. Tratto in arresto il 32enne, su disposizione della competente A.G. è stato associato presso la casa circondariale di Bari mentre la donna che lo ospitava è stata deferita in stato di libertà con l’accusa di favoreggiamento.
I militari, collaborati dai colleghi del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, lo hanno sorpreso all’interno di un’abitazione di una 60enne del luogo dove si era rifugiato dal 19 marzo u.s.. Il provvedimento ha confermato le risultanze investigative dei Carabinieri e DDA prodotte a carico del 32enne ritenuto esecutore materiale dell’omicidio del 43enne pregiudicato barese Antonio Chiarolla, avvenuto nel quartiere “Libertà” del capoluogo pugliese la sera del 10 ottobre del 2006.
La vittima, nella circostanza, venne attinta in strada da un colpo di pistola alla testa. Tratto in arresto il 32enne, su disposizione della competente A.G. è stato associato presso la casa circondariale di Bari mentre la donna che lo ospitava è stata deferita in stato di libertà con l’accusa di favoreggiamento.
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