Open data e trasparenza: la giunta approva le linee guida per la diffusione di dati aperti

BARI. In attuazione della delibera di indirizzo approvata ad agosto del 2011, che prevedeva la riutilizzabilità di tutte le categorie di dati di titolarità comunale e l’adozione di contratti di licenza d’uso idonei, la Giunta municipale ha approvato nella seduta di ieri le linee guida -tecniche, organizzative ed amministrative relative all’apertura ed al riutilizzo del patrimonio informativo comunale attraverso l’open data, impegnandosi affinché il rilascio di tutti i dati pubblici prodotti dagli uffici comunali avvenga in formato aperto così da renderne facile l’accesso e il riuso.

Con il termine open data, infatti, si intende il formato aperto con cui le informazioni e i dati digitali possono essere trasmessi, distribuiti e scambiati sul web. L’espressione “formato aperto” si riferisce sia alla completa accessibilità dei dati e delle informazioni attraverso la rete, sia all’assenza di controlli e restrizioni - come copyright e brevetti - che ne limitano l’utilizzo, l’integrazione e il riuso. In un modello di amministrazione aperta e trasparente, le istituzioni devono adoperarsi affinché la modalità di accesso alle risorse in formato digitale sia efficiente.

Poter accedere ai dati grezzi, poterli trattare, integrare e riutilizzare consentirà ai cittadini di scegliere lo strumento con il quale elaborarli senza dovere necessariamente utilizzare determinati software proprietari o commerciali ma potendo scegliere applicazioni open source o disponibili gratuitamente. Le linee guida adottate sono state elaborate dalla Ripartizione Innovazione tecnologica con il supporto dell’Ente Regionale CSI Piemonte, soggetto pioniere in Italia della materia open data, che ha fornito gratuitamente la propria consulenza.

Il documento approvato e i relativi allegati costituiscono i riferimenti tecnici e organizzativi che verranno utilizzati dagli uffici comunali una volta messo a regime il sistema. Si prevede che entro l’estate saranno predisposti e pubblicati i primi dataset (raggruppamenti di dati) nell’apposito portale che sarà pubblicato all’indirizzo http://dati.comune.bari.it. Attraverso le linee guida l’Amministrazione comunale intende definire una politica in materia di riuso dei dati: condivisa dalle ripartizioni; che consenta il riutilizzo dei documenti e l’accesso ai relativi servizi, prodotti e banche dati comunali da parte degli interessati (persone fisiche e giuridiche); basata su condizioni eque, adeguate e non discriminatorie; finalizzata alla valorizzazione del patrimonio informativo comunale, al rafforzamento della trasparenza delle istituzioni, nonché a favorire la partecipazione e la collaborazione tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese e sostenere lo sviluppo di un ricco e vitale mercato informativo locale; ispirata al principio per cui i dati pubblici (ovvero i dati prodotti dalle istituzioni pubbliche nell’espletamento delle loro funzioni) appartengono alla collettività. Compatibilmente con la normativa vigente - in particolare in materia di diritto d’autore, privativa industriale, segreto statistico e commerciale, trattamento di dati personali e riutilizzo delle informazioni - e a condizione che non vi ostino interessi pubblici prevalenti, l’Amministrazione comunale cerca di realizzare il principio secondo cui i dati pubblici appartengono alla collettività favorendo, in concreto: la diffusione dei dati grezzi e/o aggregati, organizzati razionalmente, comprensivi dei relativi metadati attraverso internet e in formati elettronici standard e aperti; la licenziabilità dei dati attraverso un sistema di licenze tratte o quantomeno mutuate dal sistema delle creative commons (già ampiamente diffuse, facilmente comprensibili da parte degli utenti e garanti della re-distribuibilità del dato); ad ogni modo potranno essere presi in considerazione, senza preclusioni, altri sistemi “aperti” di licenze; la gratuità della ri-utilizzabilità e della re-distribuibilità del dato. “Fornire dati pubblici in formato aperto - dichiara l’assessore all’Innovazione Mara Giampaolo -non solo garantisce il più alto livello di trasparenza e conoscenza di quello che avviene nelle Pubbliche amministrazioni, ma stimola anche economia e società. Nell’era digitale i dati assumono un nuovo valore: hanno il potere di creare nuovi contenuti e nuove aggregazioni su internet, sono di fatto un elemento fondamentale per la futura crescita economica e culturale della nostra comunità”. Uno dei vantaggi derivanti dall’utilizzo dei dati aperti, infatti, è quello di permettere ai cittadini di trovare informazioni sul proprio Comune e sapere come vengono spesi i propri soldi. Per esempio, una volta pubblicati i dataset (raggruppamenti di dati) riguardanti i bilanci dell’anno in corso e degli anni passati si potrà sapere quanto si è speso per la manutenzione di strade e scuole, per il welfare e per la cultura, ecc. Allo stesso modo sarà possibile raffrontare i dati con i precedenti bilanci, capire l’incidenza di determinate scelte, di tagli e manovre e magari confrontare le spese sostenute con quelle di altre amministrazioni. Altri raggruppamenti di dati da rendere disponibili riguardano le statistiche demografiche, i dati urbanistici, i dati riguardanti l’inquinamento ambientale, le rilevazioni mensili dei prezzi al consumo, l’anagrafe degli eletti e delle spese della politica.

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