Operamolla: rinuncerò all’indennità da sindaco

TRANI. “Cambieremo il modo di amministrare la città e lo faremo trasformando radicalmente la cultura della gestione della cosa pubblica, tutelando gli interessi collettivi e non quelli personali, come è avvenuto in questi anni”. Ha esordito così il candidato sindaco Ugo Operamolla nel comizio pubblico di stamane, in una gremitissima Piazza della Repubblica. All’inizio il timoniere della coalizione di centrosinistra e terzo polo è visibilmente emozionato e non lo nasconde: “Sono una persona molto timida e riservata ma se sono qui questa mattina è perché sono indignato dallo stato in cui è stata ridotta Trani in questi anni e insieme a voi voglio voltare pagina”. Poi Operamolla entra nel vivo del programma della coalizione: “La priorità è l’occupazione, ma senza ricorrere all’assistenzialismo o, peggio, alle false promesse. Creeremo le premesse affinché le imprese vengano ad investire nella nostra città generando nuovi posti di lavoro. E a questo si arriva attraverso gli incentivi e la predisposizione delle infrastrutture”. E l’occupazione è strettamente legata all’impegno per le giovani generazioni. “In questi giorni sto conoscendo tanti ragazzi che mi stimolano e mi danno entusiasmo. I giovani sono la vera forza su cui Trani può fare affidamento per risollevarsi dal sonno che la pervade e dall’inerzia in cui è caduta. E sui giovani puntiamo molto, con una seria politica di investimenti che stimoli la loro professionalità e creatività, a partire dall’arte e dalla cultura”. “Tuteleremo i diritti di tutti”, continua Operamolla interrotto da numerosi applausi, “e faremo della trasparenza la nostra stella polare. Avviseremo i cittadini non quando gli atti sono compiuti, come avviene adesso, ma prima, interpellandoli e spiegando loro le motivazioni che ci hanno spinto a prendere determinate decisioni. Garantiremo a tutti il medesimo accesso alle opportunità della pubblica amministrazione, senza favoritismi per nessuno. La macchina comunale deve funzionare per merito e competenza, non può essere il mezzo per raccattare voti”. Il feeling con la gente sotto il palco è totale, e Operamolla incalza: “Non lasciatevi illudere dalle false promesse, né a breve né a lungo termine. Noi non compreremo il vostro consenso perché il voto di scambio non è solo un mal costume ma è prima di tutto un reato, sia che si offra in cambio una pizza e una birra sia che si diano 50 euro o si prometta un posto di lavoro. E noi, statene pur certi, non commetteremo reati né ora né dopo. Non abbiamo finanziatori alle spalle e lobby da onorare”.
 Poi il candidato sindaco fa un annuncio molto importante. “Non ho alcun obiettivo personale, né sotto il profilo dell’ambizione né professionale. Metterò il mio tempo e le mie energie a disposizione della città sottraendole alla famiglia ed al lavoro. Andrò a Bari, Roma e Bruxelles per reperire fondi da investire nello sviluppo di Trani. E lo farò senza mettermi un euro in tasca. Rinuncerò all’indennità di sindaco e farò in modo che quei soldi siano utilizzati per le emergenze e la risoluzione di casi insolubili che non possono essere risolti attingendo al bilancio. Non gestirò personalmente quel denaro e ne rendiconteremo l’uso con puntualità e trasparenza”, dice Operamolla mandando letteralmente in visibilio la piazza. “E allora mettiamoci tutti insieme”, conclude il candidato sindaco con un appello, “per distinguerci da chi ha governato male in questi anni. Continuano a promettere, ma mi chiedo quanta credibilità abbiano, visto che non hanno fatto nulla di positivo in molti anni. Continuano a dire che governeranno nel segno della continuità ed il paradosso è proprio questo! Non è possibile che non si reperiscano fondi per le emergenze dei tranesi e poi si sperperino 9.600 euro per la farsa dei camici bianchi in consiglio comunale, 18mila euro per due motorini ai vigili urbani e 40mila euro per rifare i bagni di un piano del Comune. Diciamo basta a tutto questo! Facciamolo per il bene di Trani, con l’orgoglio di essere tranesi e di non volersi rassegnare a questo modo di amministrare!”

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