Palese: il fallimento politico della sinistra alla Regione Puglia

BARI. Sanità, rifiuti, energia, infrastrutture, acqua. Sono i cinque temi sui quali la stessa maggioranza che governa la Regione Puglia ha ammesso di non aver rispettato gli impegni assunti con gli elettori. Lo ha detto il capogruppo del PdL nel corso della conferenza stampa che l’opposizione del centro destra ha tenuto questa mattina, a cui hanno partecipato anche il capogruppo della Puglia prima di tutto Francesco Damone, Massimo Cassano, Saverio Congedo e Giovanni Alfarano (PdL).
Si tratta di temi sui quali sono stati elaborati Piani (sanità, rifiuti, energetico, lavoro) quasi mai attuati, “essendosi spesso tradotti – ha aggiunto Palese – in leggi dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale” (l’ultima è quella che prevedeva la riconversione di alcuni dei presidi ospedalieri disattivati a seguito del Piano di rientro in Residenze sanitarie per anziani) “o, comunque, essendosi rivelati inattuabili nella pratica”. Il risultato – secondo il capogruppo PdL – è che la sinistra governa non sulla base di una programmazione, ma alla giornata inseguendo l’emergenza, cercando di sanare questioni incancrenite e che stanno pesantemente danneggiando i cittadini. In materia di sanità Palese sottolinea il “fallimento politico totale e assoluto di chi parlava di paludi da bonificare”. Dopo 7 anni di governo sono aumentati gli sprechi e le clientele, diminuiti i servizi, i pugliesi pagano 338 milioni di tasse regionali aggiuntive all’anno senza che siano aumentati né migliorati i servizi.
Palese ha anche rivendicato il merito del centro destra di aver scongiurato il commissariamento della Puglia, grazie alle “sponde forti” nel Governo Berlusconi a cominciare dal Ministro Fitto, evitando ulteriori tassazioni che avrebbero vessato la tasche dei pugliesi in misura ancora più oppressiva. Per i rifiuti il capogruppo PdL ha richiamato l’obiettivo ventialto dal Governo regionale del 55% di raccolta differenziata da perseguire in 5 anni. In 7 anni si è passati dall’11% del 2005 al 18 odierno. In Campania si è passati da 0 al 18%... . Energia. Pannelli fotovoltaici e pale eoliche devastano il territorio pugliese senza nessuno che abbia previsto come e a carico di chi saranno smaltiti tra 20 anni e senza ricadute positive sullo stesso territorio anche in termini occupazionali: centinaia di sequestri e inchieste giudiziarie hanno rivelato l’aggiramento delle regole e leggi nazionali e regionali, sfruttamento di mano d’opera di extracomunitari, rischio di infiltrazioni malavitose. Infrastrutture.
La richiesta di istituzione di una cabina di regia regionale per la costruzione di nuovi ospedali è stata sistematicamente disattesa. Inoltre non arrivano dalla maggioranza che governa la Regione Puglia sollecitazioni e richieste al Governo nazionale per dare seguito alle infrastrutture programmate e decise dalle stesse Regioni con il Piano Sud. Acqua. A fronte delle sentenze della Corte Costituzionale la riduzione delle tariffe idriche rimane irrisolta, così come restano inattuati gli investimenti dell’Acquedotto pugliese e le autodenunce della stessa sinistra contro il management di AQP. Palese ha anche parlato del fallimento in materia di lavoro, giovani e politiche sociali, richiamando le polemiche sul regime di tassazione delle borse di studio di “Ritorno al futuro”; il Piano del lavoro che si sta rivelando una realtà evanescente, la disoccupazione giovanile in aumento e la latitanza di aziende che dovrebbero scegliere di investire in Puglia. Infine stabilizzazioni, destabilizzazioni, internalizzazioni etc. “E’ stato creato – ha commentato il capogruppo PdL – uno nuovo vocabolario del precariato”. In questo quadro che impatta duramente sulla vita dei pugliesi “assumiamo – ha sottolineato – un atteggiamento di responsabilità e di chiarezza: quando ci viene chiesta collaborazione nelle sedi e per le vie istituzionali, all’insegna della piana trasparenza, della totale chiarezza e della responsabilità istituzionale, non ci sottraiamo”.
A fronte di questo si pone “il totale fallimento del progetto politico della sinistra” - ha aggiunto il capogruppo PdL – per non aver saputo guidare non un processo di cambiamento, ma neanche l’ordinaria amministrazione”. “L’assenza di una guida è diventata anarchia creando il terreno fertile per il malaffare, gli intrecci e le clientele”.

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