ROMA. La crisi dei consumi in generale, e turistici in particolare, delle famiglie italiane non accenna a diminuire, nemmeno in un periodo tradizionalmente festivo quale quello pasquale e lo testimonia la perdita di oltre il 10% di italiani che partiranno per Pasqua con il parallelo decremento del 4% del giro d'affari. E' quanto commenta Federalberghi che con il suo presidente Bernabo' Bocca, commenta i risultati di una indagine svolta in queste ore. ''Ed a conferma di questo allarme - aggiunge il Presidente degli albergatori italiani - dalla nostra indagine risulta come addirittura il 49,9% di chi dichiara che non fara' vacanze a Pasqua (pari ad oltre 25 milioni di connazionali) indichi nei motivi economici tale scelta''. L'indagine, effettuata dall'Istituto ACS Marketing Solutions dal 29 marzo al 2 aprile, sottolinea che saranno 9,5 milioni (rispetto ai 10,6 milioni del 2011) gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua, facendo segnare un -10,3%. Tra questi, oltre il 90% restera' in Italia (come nel 2011), mentre il 9,5% (rispetto all'8% del 2011) andra' all'estero. Per chi restera' in Italia sara' il mare la scelta privilegiata (37% delle preferenze, rispetto al 38% del 2011), seguita dalla montagna al 24% (rispetto al 29% del 2011).