Sanità: Vendola, oggetto indagine non sono fatti di corruzione

BARI. "Forzature da parte mia non ce ne sono state. Naturalmente viviamo in un paese in cui le forzature ci sono e sono all'incontrario,sono per far vincere i peggiori. A me questo non capita. Capita il contrario''. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se il fatto che a vincere il concorso per primario di chirurgia toracica dell'ospedale 'San Paolo', oggetto dell'inchiesta per la quale risulta indagato dalla Procura della Repubblica di Bari, potesse giustificare qualche forzatura.

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''Chi fa un mestiere come il mio - ha aggunto - mette in conto i rischi oggettivi che ci sono. Concorso in abuso di ufficio: questo e' il titolo dell'ipotesi di reato. Io ho le spalle larghe perche' ho la coscienza molto pulita. Quindi sono veramente tranquillo. Per chiunque analizzi i fatti e la loro dimensione - ha sottolineato Vendola - stiamo parlando di cose che poi oggi, alla luce delle dichiarazioni del professor Sardelli (il primario vincitore del concorso ndr), molto chiare e forti, perdono qualunque dimensione di gestione illecita. Alla fine un decisore politico deve rispondere, ad esempio, del fatto che puo' essere migliorata in un settore la sanita' del proprio territorio. Ecco io di questo faccio vanto''.

"Non ci sono fatti di corruzione oggetto di questa indagine, non ci sono dazioni di soldi, nulla di tutto questo'', ha aggiunto Vendola, parlando con i giornalisti, a margine di una conferenza stampa sulla questione del piano per la bonifica dell'amianto, a proposito dell'inchiesta della Procura di Bari sul concorso per la nomina del primario di chirurgia toracica dell'ospedale 'San Paolo' del capoluogo che lo vede indagato con l'ipotesi di reato di concorso in abuso di ufficio. ''C'e' un concorso per primario che viene vinto dal piu' bravo - ha ribadito il governatore - da uno che oggi ha trasformato un pezzettino dell'ospedale 'San Paolo', di un quartiere difficile di Bari, in un reparto di assoluta eccellenza. Cioe' nell'Italia in cui i concorsi li vincono normalmente i somari raccomandati - ha concluso Vendola - in questo caso lo scandalo e' nel fatto che lo ha vinto il migliore. Non ho quasi nient'altro da aggiungere rispetto ai fatti che parlano da soli''.

QUAGLIARIELLO: COMPLIMENTI A PROCURA - "Su Nichi Vendola il PdL conferma il proprio coerente garantismo. Quel che il centrodestra aveva da dire sulla gestione politica della sanita' pugliese l'ha sempre detto senza sconti; altri profili non ci competono e sara' l'autorita' giudiziaria ad occuparsene". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. "In ogni caso - prosegue -, pur senza entrare nel merito della vicenda, la Procura di Bari merita seriamente dei complimenti, senza alcuna ironia. Che un esponente politico di quel calibro fosse indagato non sappiamo da quanto tempo, e che la notizia sia divenuta pubblica solo il giorno della notifica della chiusura delle indagini preliminari e su iniziativa del diretto interessato che ha convocato una conferenza stampa, e' il modo corretto in cui dovrebbe funzionare la giustizia in un Paese normale. Il fatto che cio' sia potuto apparire un evento eccezionale, come se la Procura di Bari si fosse macchiata del reato di 'omessa fuga di notizie', la dice lunga sullo stato in cui versa la giustizia in Italia. Il centrodestra continuera' sulla sanita' pugliese la sua battaglia politica senza strumentalizzare le inchieste giudiziarie. Ci auguriamo pero' - conclude Quagliariello - che questa vicenda serva di lezione alla sinistra pugliese che in passato, all'epoca di una vecchia stagione di giustizia politica e strabismo giudiziario che ha ingiustamente colpito il centrodestra, non si e' comportata certo nello stesso modo".