FOGGIA. «Senza di noi la città muore »: è questo lo slogan che campeggia sulle locandine rosse dei Movimento dei commercianti, partito in quarta con l’apertura ritardata di un’ora venerdì pomeriggio. L’obiettivo è anzitutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul momento di grave difficoltà , ma c’è soprattutto il desiderio, da parte di commercianti «diffidenti e delusi», di dare vita «per la prima volta a Foggia a un movimento di liberi commercianti». Una voce nuova che rappresenti le attività commerciali che «subiscono l’umi - liazione di essere considerate delle mere vacche da mungere per ripianare la situazione economica di un Comune oramai al collasso».
Il movimento, si apprende nel manifesto, nasce contro le istituzioni locali che hanno disposto: 1) l’aumento della Tarsu del 30%; 2) parcheggi a pagamento, senza offrire agli esercenti forme di abbonamento agevolato o aree di carico/scarico per l’approvvigionamento; 3) barriere spartitraffico che impediscono la sosta temporanea ed il passaggio dei mezzi di soccorso; 4) indifferenza per la precaria illuminazione pubblica; 5) scarsa sorveglianza delle principali strade della città permettendo in questo modo il degrado di arterie fondamentali per l’im - magine della città come quella, ad esempio, rappresentata dal Viale della Stazione.
La prima iniziativa è decollata dopo neanche una settimana di tam-tam su Facebook: posticipare l’apertura dei negozi del centro alle ore 18, venerdì scorso, in forma di protesta. «Senza di noi la città muore» lo slogan che il movimento propone. Dopo la prima provocazione «l’auspicio è che le attività commerciali superino la sfiducia e la diffidenza verso ogni forma di protesta e aderiscano compatte alla proposta lanciata dal movimento che a breve celebrerà , con l’assemblea costituente e la nomina dei rappresentanti di zona, la sua nascita», puntualizzano i commercianti. Le adesioni raccolte sul profilo Facebook: movimento dei commercianti.
Il movimento, si apprende nel manifesto, nasce contro le istituzioni locali che hanno disposto: 1) l’aumento della Tarsu del 30%; 2) parcheggi a pagamento, senza offrire agli esercenti forme di abbonamento agevolato o aree di carico/scarico per l’approvvigionamento; 3) barriere spartitraffico che impediscono la sosta temporanea ed il passaggio dei mezzi di soccorso; 4) indifferenza per la precaria illuminazione pubblica; 5) scarsa sorveglianza delle principali strade della città permettendo in questo modo il degrado di arterie fondamentali per l’im - magine della città come quella, ad esempio, rappresentata dal Viale della Stazione.
La prima iniziativa è decollata dopo neanche una settimana di tam-tam su Facebook: posticipare l’apertura dei negozi del centro alle ore 18, venerdì scorso, in forma di protesta. «Senza di noi la città muore» lo slogan che il movimento propone. Dopo la prima provocazione «l’auspicio è che le attività commerciali superino la sfiducia e la diffidenza verso ogni forma di protesta e aderiscano compatte alla proposta lanciata dal movimento che a breve celebrerà , con l’assemblea costituente e la nomina dei rappresentanti di zona, la sua nascita», puntualizzano i commercianti. Le adesioni raccolte sul profilo Facebook: movimento dei commercianti.