Surico: decisioni coraggiose per operatori sanitari de-stabilizzati

BARI. “Sotto il segno dello spreco: così la sanità pugliese rischia di non uscire dal tunnel in cui è entrata grazie ad una gestione politico-amministrativa miope e frammentaria, con poche idee e molto confuse. Mentre da un lato i cittadini pugliesi continuano ad essere schiacciati sotto il peso di una pressione fiscale senza precedenti, dall’altro il governo regionale continua a brancolare nel buio senza dare un indirizzo preciso e concreto alle sue politiche, anche in presenza di risparmi sventolati ai quattro venti, con proclami dal sapore demagogico e senza un nulla di fatto per migliorare la qualità della vita dei pugliesi. Ci chiediamo e chiediamo, in tutto questo, dove siano finiti i 50 mln di euro destinati alla informatizzazione del sistema sanitario”. Lo sostiene in una nota il consigliere regionale di Futuro e Libertà, Giammarco Surico, componente della Commissione Sanità della Regione Puglia. “Spesso la mano destra dimostra di non sapere quel che fa la sinistra. Accade così che si utilizzino risorse ingenti per un Festival del cinema che non ha prodotto nessun ritorno, neanche mediatico, a livello nazionale e internazionale e ci si arrampichi poi sugli specchi della impotenza economica quando si devono assicurare servizi essenziali ai cittadini”, incalza Surico, “Capita che si spendano milioni di euro per una Pet mobile, quando da cinque anni si attende la fine dei lavori per la sua installazione al Policlinico di Bari che fosse la tela di Penelope: tessuta di giorno e disfatta la notte”. L’esponente di Fli sottolinea come “i cittadini pugliesi attendano inutilmente l’attivazione di una rete informatica per i malati oncologici e per le urgenze che ottimizzerebbe il servizio e assicurerebbe un’assistenza continua ed efficiente, riducendo i gravi disagi dei pazienti già colpiti fisicamente e psicologicamente da malattie devastanti e favorendo il lavoro immane ed encomiabile che gli operatori sanitari sono costretti ad affrontare in condizioni ormai intollerabili. Continuiamo da tempo a chiedere al governo regionale che fine abbiano fatto le risorse, circa 50 milioni di euro, destinate alla informatizzazione del sistema e aggiudicate con un bando alla società Exprivia e come siano state utilizzate. Senza risposta. Anche se forse, data la situazione, questa risposta, è sotto gli occhi di tutti”. “Ci auguriamo, infine,”, conclude Surico, “che si metta fine con decisioni coraggiose e coerenti all’ignobile balletto cui è sottoposta la vita professionale e personale di oltre 300 operatori sanitari. I ritardi, le mancanze e la superficialità con cui si è condotta questa vicenda sono assolutamente ingiustificabili”.

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