Taranto: carburante fuoriuscito da nave panamense

TARANTO. Paura a Taranto per il disastro ambientale. L'olio combustibile sarebbe fuoruscito da un mercantile che batte bandiera panamense. I militari della Capitaneria di porto hanno ispezionato l'imbarcazione e rilevato chiazze oleose in corrispondenza dello scafo. Per completare le operazioni di bonifica ci vorranno alcuni giorni. Per il direttore dell'Agenzia regionale Protezione Ambiente (Arpa) della Puglia, Giorgio Assennato, "tutte le procedure di contenimento sono state attivate". "La situazione - afferma - è tenuta sotto osservazione dai tecnici dell'Arpa".

 L'incidente è avvenuto nella notte ma solo in mattinata è stato evidente quanto era accaduto per una chiazza di circa 800 metri quadrati. A dare l'allarme alla Capitaneria di porto è stato l'equipaggio di un'altra unità navale che era ormeggiata nei pressi del mercantile, ormeggiato in Mar Grande in corrispondenza del terzo sporgente del porto. Subito si è messa in moto la procedura per la bonifica dei luoghi. La zona interessata dallo sversamento è stata circoscritta, la chiazza si è estesa su un area di circa 800 metri quadrati: sono intervenuti mezzi della Guardia costiera, della Marina militare e della ditta Ecotaras che è specializzata in interventi di questo genere.

Sono state utilizzate panne galleggianti per evitare che il carburante potesse ulteriormente propagarsi e macchine per aspirare il liquido combustibile in superficie. Presente sul posto anche personale dell'Arpa per le analisi del materiale sversato in mare.

"NON FALLA MA SVERSAMENTO" - "Non e' stata una falla, ma e' stato uno sversamento creatosi durante le operazioni di trasferimento del gasolio". Lo ha precisato la Capitaneria di Porto di Taranto in relazione all'incidente accaduto nella rada di mar Grande, con alcune tonnellate di carburante disperse in mare da una nave battente bandiera panamense. La Capitaneria di Porto di Taranto afferma che la situazione e' sotto controllo dal punto di vista ambientale, anche se dovranno trascorrere diverse ore prima di giungere alla normalita'. La East Castle, una portacontainer di 133 metri, costruita nel 1983 e con una stazza di 8mila tonnellate, era diretta ai pontili dell'Ilva per imbarcare dei prodotti finiti quando, la scorsa notte, si e' verificato l'incidente. Sono subito scattate le operazioni di messa in sicurezza dell'ampia zona di mare - uno specchio d'acqua di 800 metri quadrati - con l'intervento della Guardia Costiera e della societa' tarantina Ecotaras, specializzata in questo tipo di interventi".