Taranto: sequestrata cava abusiva, denunciato titolare
TARANTO. Nuovo sequestro nel Tarantino. I carabinieri del Nucleo Operativo ecologico di Lecce hanno sequestrato a scopo preventivo sulla strada provinciale tra Ginosa, in provincia di Taranto, e Montescaglioso nel Materano, un'area di 17 mila metri quadrati all'interno della quale, negli anni dal 2007 al 2011, e' stata effettuata abusivamente attivita' estrattiva di argilla per quantitativi pari a circa 325 mila tonnellate che sono state successivamente commercializzate nonostante si trattasse di terreni destinati allo sviluppo di attivita' agricole per i quali erano stati autorizzati solo lavori di terrazzamento e da utilizzare quindi per la piantumazione di vitigni, di fatto mai realizzata.
Il rappresentante legale della societa' estrattrice dell'argilla, un uomo di 60 anni, e' stato segnalato alla Procura ella Repubblica di Taranto per aver esercitato l'attivita' estrattiva senza autorizzazioni, per aver eseguito opere di trasformazione permanente del suolo senza autorizzazione, per non aver presentato la denuncia di inizio lavori alle autorita' competenti e agli organi di controllo, per non aver predisposto il documento sulla stabilita' dei fronti di cava, per non aver depositato il documento di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, per aver deturpato bellezze naturali in luoghi soggetti a vincoli. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 300.000 euro.
Le indagini dei carabinieri del Noe, in collaborazione con quelli della Stazione di Ginosa, sono in corso per verificare se vi sono responsabilita' ulteriori degli organi di controllo. Comunque vitigni sull'area non ce ne sono mentre tutto il sito e' ritenuto pericoloso dagli inquirenti in quanto non e' recintato e puo' essere interessato da frane e smottamenti. L'autorita' giudiziaria e quelle amministrative sono state informate del sequestro per i provvedimenti conseguenti.
Il rappresentante legale della societa' estrattrice dell'argilla, un uomo di 60 anni, e' stato segnalato alla Procura ella Repubblica di Taranto per aver esercitato l'attivita' estrattiva senza autorizzazioni, per aver eseguito opere di trasformazione permanente del suolo senza autorizzazione, per non aver presentato la denuncia di inizio lavori alle autorita' competenti e agli organi di controllo, per non aver predisposto il documento sulla stabilita' dei fronti di cava, per non aver depositato il documento di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, per aver deturpato bellezze naturali in luoghi soggetti a vincoli. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 300.000 euro.
Le indagini dei carabinieri del Noe, in collaborazione con quelli della Stazione di Ginosa, sono in corso per verificare se vi sono responsabilita' ulteriori degli organi di controllo. Comunque vitigni sull'area non ce ne sono mentre tutto il sito e' ritenuto pericoloso dagli inquirenti in quanto non e' recintato e puo' essere interessato da frane e smottamenti. L'autorita' giudiziaria e quelle amministrative sono state informate del sequestro per i provvedimenti conseguenti.