TARANTO. Ancora sequestri di mitili nel Tarantino. I ilitari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Taranto hanno sequestrato 900 chilogrammi di ricci di mare pari a circa 17.000 esemplari. L'operazione, denominata 'Riccio di mare 2012', era finalizzata alla tutela della costa tarantina e della particolare specie ittica e si e' svolta nei primi mesi dell'anno. Ventuno baresi e tarantini sono stati multati. Sequestrati gli attrezzi da pesca utilizzati. Le Fiamme Gialle hanno impiegato unita' navali e pattuglie auto che hanno setacciato il litorale tarantino alla ricerca di eventuali attivita' di pesca di frodo.
Le disposizioni di legge in vigore prevedono che il pescatore sportivo possa prelevare un numero pari e non superiore a 50 ricci; la pesca indiscriminata del riccio di mare rappresenta un danno per l'intero ecosistema subacqueo perche' questa specie e' alla base della catena alimentare marina. Le operazioni hanno anche interessato la tutela di particolari prodotti ittici e, in tal senso, sono stati denunciati, a piede libero, all'Autorita' Giudiziaria tre comandanti di imbarcazioni da pesca per violazione della normativa a tutela del 'bianchetto'. Sono stati sequestrati le reti e il pescato, circa 100 kg di bianchetto.
Il divieto di tale tipo di pesca svolta con la rete a maglie fitte detta velo e' indirizzato al ripopolamento della fauna acquatica. Scopo principale alla base delle attivita' e' stata, ancora una volta, la tutela degli operatori professionali del settore pesca in un'ottica di rispetto delle regole di leale concorrenza.
Le disposizioni di legge in vigore prevedono che il pescatore sportivo possa prelevare un numero pari e non superiore a 50 ricci; la pesca indiscriminata del riccio di mare rappresenta un danno per l'intero ecosistema subacqueo perche' questa specie e' alla base della catena alimentare marina. Le operazioni hanno anche interessato la tutela di particolari prodotti ittici e, in tal senso, sono stati denunciati, a piede libero, all'Autorita' Giudiziaria tre comandanti di imbarcazioni da pesca per violazione della normativa a tutela del 'bianchetto'. Sono stati sequestrati le reti e il pescato, circa 100 kg di bianchetto.
Il divieto di tale tipo di pesca svolta con la rete a maglie fitte detta velo e' indirizzato al ripopolamento della fauna acquatica. Scopo principale alla base delle attivita' e' stata, ancora una volta, la tutela degli operatori professionali del settore pesca in un'ottica di rispetto delle regole di leale concorrenza.