”Un fondo di solidarietà per aiutare gli imprenditori in crisi”

LECCE. “L’azione attuale del Governo, pur necessaria per uscire dalla crisi e superare la recessione, non può essere slegata da azioni mirate, immediate e concrete per rilanciare il mondo del lavoro, puntando su banche, sviluppo e occupazione senza ulteriori indugi”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero, che interviene in occasione della festa del 1° maggio. “Mai come quest’anno – prosegue Buccoliero – la festa del lavoro ha il sapore amaro di una sconfitta, che non è di questo o di quel partito, ma di tutto un Paese. Quando non si è in grado, infatti, di rispettare uno degli articoli fondamentali della nostra Costituzione, mettendo in campo tutte le azioni concrete per rendere effettivo il sacrosanto diritto al lavoro di ogni cittadino, allora vuol dire che si è intrapresa la strada del fallimento di tutto un Paese, della sua democrazia e delle sua libertà. Per questa ragione, il grido d’allarme di tanti imprenditori, i gesti estremi di coloro che vedono fallire le proprie speranze lavorative, non possono e non devono restare inascoltati”.
“C’è bisogno di impegno serio – sottolinea l’esponente MeP - puntando sì sullo sviluppo, ma lavorando anche per dare respiro a imprenditori, artigiani e precari. La stretta creditizia e i ritardi nei pagamenti, uniti alla pressione fiscale, hanno effetti più deleteri della piaga dell’usura; del resto, a parlare chiaro sono i numeri: dal 2008 oltre 2.500 piccoli imprenditori, in Italia, si sono tolti la vita. Ancora: secondo i dati forniti lo scorso marzo dalla Banca d’Italia, a gennaio il tasso di crescita su base annua dei prestiti al settore privato era pari all’1,6%, mentre a dicembre ammontava al 2,3%. Si è, dunque, registrata una netta frenata del tasso di crescita dei prestiti. In flessione anche il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie, che dal +3,4% è passato a un + 3,1% La crisi è articolata e richiede risposte articolate, che devono andare di pari passo con gli istituti di credito”.
“Una proposta potrebbe essere, per esempio, quella di istituire un fondo di solidarietà per mancanza di credito gestito in stretta collaborazione con i Consorzi Fidi. Uno strumento che possa essere utilizzato da chi, dopo aver subito un rifiuto dalla banca, non sa più a chi rivolgersi. Occorre attivarsi subito, insomma – conclude Buccoliero – perché si torni a dare un senso alla giornata del 1° Maggio”.