2 giugno: ai Fori Imperiali la parata sarà sobria
di Nicola Zuccaro. Le petizioni lanciate e girate sui social network non hanno sortito gli effetti sperati per poter chiedere se non ottenere da Giorgio Napolitano l'annullamento della parata del 2 Giugno celebrativa del
sessantaseiesimo anniversario della nascita della Repubblica. Si sfilerà ugualmente lungo i Fori Imperiali ma con una rassegna militare ridotta non solo per i tagli introdotti dall'Esecutivo Monti, ma anche e soprattutto in segno di rispetto per le vittime del sisma in Emilia. La Costituzione nell'assegnare al Presidente della Repubblica il ruolo di Capo Supremo delle Forze Armate consente, sentito il Consiglio della Difesa, di sciogliere la riserva anche sullo svolgimento della manifestazione militare. Non ci saranno cavalli, mezzi. Le bande militari dalle 12 del 2011 scenderanno a 10 e i veivoli delle Frecce Tricolori, Sabato 2 Giugno, resteranno negli hangar. Sfileranno solo reparti di rappresentanza per consentire alle altre unità appartenenti agli stessi di poter proseguire nei soccorsi alle popolazioni terremotate. Sono le decisioni scaturite nella travagliata giornata di Mercoledì 30 Maggio dopo il vertice svoltosi al Quirinale fra il Capo dello Stato Napolitano e i Presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani. L'annuncio sulle novità della parata è stato diffuso nella tarda serata dal Ministro della Difesa Ammiraglio Giancarlo Di Paola. La notizia è stata battuta dalle agenzie mentre proseguivano le polemiche dei partiti, che hanno persino rispolverato l'annullamento risalente al 2 Giugno 1976, quando l'allora responsabile del Dicastero, il democristiano Arnaldo Forlani, sentito il Capo dello Stato, decretò l'annullamento per il concomitante sisma che tra il 28 e il 29 Maggio devastò il Friuli Venezia Giulia.