ROMA. Ammontano a 220 milioni di euro i fondi destinati dal governo a interventi in favore dei giovani del Mezzogiorno. Le risorse saranno destinate a interventi contro la dispersione scolastica, il non profit, a nuovi interventi per la crescita: finanziamenti per l'autoimpiego e l'imprenditoria giovanile; iniziative per l'apprendistato, promozione di metodi applicati di studi e ricerca nelle Universita' attraverso l'azione di ricercatori italiani all'estero con il progetto 'Angels'. Piu' di 2 miliardi di euro stanziati per il Sud. Lo prevede la riprogrammazione della spesa disposta dalla Fase II del piano del governo.
+ Monti: da oggi provvedimenti crescita ed equità
"La 'Fase II' del Piano di azione coesione - si legge in una nota - sposta fondi sottoutilizzati o allocati su interventi inefficaci o ormai obsoleti, di programmi operativi nazionali o programmi operativi interregionali e quindi gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato, per un valore pari a 2,3 miliardi di euro. Quattro le priorita' indicate dal piano: inclusione sociale, giovani, promozione e innovazione delle imprese, attrazione culturale. Previsti anche due interventi minori: una per la riduzione dei tempi della giustizia civile e un per l'efficientamento energetico e innovazione energetica. Per quanto riguarda l'inclusione sociale, il programma prevede nello specifico interventi per "la cura dell'infanzia e la cura degli anziani non autosufficienti", per i giovani "interventi per la legalita' in aree a elevata dispersione scolastica, progetti promossi dai giovani nel privato sociale, autoimpiego e imprenditorialita', apprendistato e uscita da 'e' allo studio ne' al lavoro', promozione metodi applicati di studio/ricerca nelle universita' attraverso ricercatori italiani all'estero".
Per la promozione sviluppo e per l'innovazione dele imprese, inoltre, il piano stabilisce interventi per "l'innovazione attraverso la domanda pubblica e l'export meridionale". Per l'attrazione culturale si prevede la "valorizzazione di venti poli culturali ad alto potenziale di attrazione, sul modello del grande progetto Pompei".
+ Monti: da oggi provvedimenti crescita ed equità
"La 'Fase II' del Piano di azione coesione - si legge in una nota - sposta fondi sottoutilizzati o allocati su interventi inefficaci o ormai obsoleti, di programmi operativi nazionali o programmi operativi interregionali e quindi gestiti dalle amministrazioni centrali dello Stato, per un valore pari a 2,3 miliardi di euro. Quattro le priorita' indicate dal piano: inclusione sociale, giovani, promozione e innovazione delle imprese, attrazione culturale. Previsti anche due interventi minori: una per la riduzione dei tempi della giustizia civile e un per l'efficientamento energetico e innovazione energetica. Per quanto riguarda l'inclusione sociale, il programma prevede nello specifico interventi per "la cura dell'infanzia e la cura degli anziani non autosufficienti", per i giovani "interventi per la legalita' in aree a elevata dispersione scolastica, progetti promossi dai giovani nel privato sociale, autoimpiego e imprenditorialita', apprendistato e uscita da 'e' allo studio ne' al lavoro', promozione metodi applicati di studio/ricerca nelle universita' attraverso ricercatori italiani all'estero".
Per la promozione sviluppo e per l'innovazione dele imprese, inoltre, il piano stabilisce interventi per "l'innovazione attraverso la domanda pubblica e l'export meridionale". Per l'attrazione culturale si prevede la "valorizzazione di venti poli culturali ad alto potenziale di attrazione, sul modello del grande progetto Pompei".