BARI. Sono state ritenute ''alquanto insoddisfacenti'' dai consiglieri dell'Ordine dei medici di Bari le risposte sui ''livelli essenziali di assistenza'' in Puglia e nella provincia di Bari illustrate dall'assessore regionale alla Salute, Ettore Attolini, e dal direttore generale dell'Asl Bari, Domenico Colasanto, che hanno partecipato al consiglio direttivo dell'organismo. E' detto in una nota dell'Ordine nel quale si sottolinea che dai dati acquisiti emerge che i livelli di assistenza ''non sono garantiti''.
"L’allarme lanciato dall’Ordine dei Medici sulla carenza di organici negli ospedali e sulla conseguente impossibilità per il nostro sistema sanitario di garantire i livelli essenziali di assistenza, conferma tutte le nostre contrarietà alle modalità di impostazione del Piano di Rientro e deve costituire un monito per accorciare quanto più possibile i tempi di approvazione delle Piante Organiche delle Asl”.
Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“Vengono al pettine ogni giorno di più i nodi che evidenziammo all’atto della discussione del Piano di Rientro e i nostri tre motivi di netta contrarietà: dicemmo che andava diminuita almeno dell’1% rispetto all’anno precedente la spesa per acquisto di beni e servizi; che serviva un nuovo modello organizzativo – gestionale; che il Piano, impostato sui tagli ai servizi e non alla spesa, lasciava inalterata e, quindi fuori controllo, la gestione delle spese del sistema. A ciò si aggiungano le tasse regionali che costano ai pugliesi 338 milioni di euro all’anno e l’assenza di Piante Organiche, strumento indispensabile per poter fotografare la situazione reale del personale e, quindi, programmare la copertura delle carenze di organici. Ci auguriamo - conclude Palese - che il grave e pesante allarme lanciato oggi dall’Ordine dei Medici venga preso nella giusta considerazione e induca il Governo Regionale a fare in modo che vengano accorciati i tempi di approvazione delle Piante Organiche e che non si arrivi per l’ennesima volta all’estate con l’esigenza di chiudere per ferie interi reparti”.
“Vengono al pettine ogni giorno di più i nodi che evidenziammo all’atto della discussione del Piano di Rientro e i nostri tre motivi di netta contrarietà: dicemmo che andava diminuita almeno dell’1% rispetto all’anno precedente la spesa per acquisto di beni e servizi; che serviva un nuovo modello organizzativo – gestionale; che il Piano, impostato sui tagli ai servizi e non alla spesa, lasciava inalterata e, quindi fuori controllo, la gestione delle spese del sistema. A ciò si aggiungano le tasse regionali che costano ai pugliesi 338 milioni di euro all’anno e l’assenza di Piante Organiche, strumento indispensabile per poter fotografare la situazione reale del personale e, quindi, programmare la copertura delle carenze di organici. Ci auguriamo - conclude Palese - che il grave e pesante allarme lanciato oggi dall’Ordine dei Medici venga preso nella giusta considerazione e induca il Governo Regionale a fare in modo che vengano accorciati i tempi di approvazione delle Piante Organiche e che non si arrivi per l’ennesima volta all’estate con l’esigenza di chiudere per ferie interi reparti”.