di Redazione. Il risultato delle elezioni di domenica e lunedi' e' un piccolo 'tsunami' politico che modifica la geografia politica e conferma la disaffezione degli elettori verso forme politiche tradizionali.
Il primo dato e' l'astensionismo che cresce del 7% rispetto alle precedenti amministrative: 66,9% contro il 73,7%.
Tra i risultati che spiccano subito c'è quello di Verona, dove e' stato rieletto al primo turno il sindaco leghista Flavio Tosi, con un'affluenza ai minimi storici del 52,3%. Flessioni record a Parma (alle urne il 49.8%) e a Palermo dove ha votato il 47.4% contro il 53.7% delle precedenti elezioni. A Genova il calo dei votanti e' stato di circa 4 punti percentuali.
Al primo dato dell'astensione si aggiunge l' exploit dei grillini, inaugurando quello che alla luce di una più attenta analisi politica si può denominare 'effetto Grillo': liste oltre il 10% anche a Genova e Verona e va al ballottaggio il candidato sindaco grillino a Parma. Buoni risultati dal 5 al 10 % ovunque c'e' stata una lista del Movimento. 4% a Palermo. Salta agli occhi l'elezione a sindaco di un grillino a Sarego, cittadina dove ha Umberto Bossi ha voluto inaugurare la sede del cosiddetto parlamento padano.
Grillo, dal suo blog, ammonisce gli avversari: ''Questo e' solo l'inizio. Ci vediamo in Parlamento. I cittadini si riappropriano delle istituzioni. La destra, il Pdl, il centro: non c' e' piu' nulla. I partiti si sono liquefatti. Siamo passati dalla rigenerazione alla liquefazione''. Cambia intanto la valutazione di commentatori e leader politici rispetto al fenomeno del Movimento 5 stelle non piu' definito ''antipolitica'' nel momento in cui entra nelle istituzioni locali e si candida l'anno prossimo a fare il suo esordio alla Camera.
Pier Luigi Bersani fotografa cosi' la situazione: ''Dal voto emerge un nettissimo rafforzamento del Pd e del centrosinistra, uno tsunami nel centrodestra e un'avanzata di Grillo''. Il segretario del Pd replica alle valutazioni che indicano sconfitti dalle urne i partiti che appoggiano il governo Monti: ''Non e' cosi', io confermo il sostegno al governo. Spero solo che ci ascolti un po' di piu'''. E cita la necessita' di risolvere la questione degli esodati e di allentare il patto di stabilita' per i Comuni. ''Sono elezioni nelle quali registriamo una sconfitta, non una catastrofe'', dichiara Angelino Alfano che individua nel sostegno al governo Monti una delle cause della flessione del Pdl e annuncia: ''Non piu' vertici con i segretari di Pd e Udc che non portano a nulla''.
Da Mosca, tuttavia, Silvio Berlusconi sottolinea di non condividere l'analisi di Alfano che ha parlato di sconfitta: ''Non sono di questo avviso. Ora che c'e' il festival dell'antipolitica pensavo ci fosse un'affluenza piu' bassa e piu' penalizzante per noi. Non credo che queste elezioni possano influire sulla tenuta del governo''. Per l'ex presidente del Consiglio, occorre rilanciare l'ipotesi di ''una grande confederazione di tutti i moderati, di tutti quelli che non si riconoscono nella sinistra''. E aggiunge: ''Se restiamo tutti uniti possiamo anche vincere le prossime elezioni''.
Ignazio La Russa, uno dei coordinatori del Pdl, fa l'autocritica: ''Abbiamo sbagliato i candidati, non ho difficolta' ad ammetterlo. C'e' la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani e' piu' affidabile Orlando''. Per l'ex ministro della Difesa, ''non ci saranno ripercussioni del voto sul governo, ma sicuramente d'ora in poi non possiamo dire si' a quei provvedimenti che non consideriamo giusti''.
Tra i risultati che spiccano subito c'è quello di Verona, dove e' stato rieletto al primo turno il sindaco leghista Flavio Tosi, con un'affluenza ai minimi storici del 52,3%. Flessioni record a Parma (alle urne il 49.8%) e a Palermo dove ha votato il 47.4% contro il 53.7% delle precedenti elezioni. A Genova il calo dei votanti e' stato di circa 4 punti percentuali.
Al primo dato dell'astensione si aggiunge l' exploit dei grillini, inaugurando quello che alla luce di una più attenta analisi politica si può denominare 'effetto Grillo': liste oltre il 10% anche a Genova e Verona e va al ballottaggio il candidato sindaco grillino a Parma. Buoni risultati dal 5 al 10 % ovunque c'e' stata una lista del Movimento. 4% a Palermo. Salta agli occhi l'elezione a sindaco di un grillino a Sarego, cittadina dove ha Umberto Bossi ha voluto inaugurare la sede del cosiddetto parlamento padano.
Grillo, dal suo blog, ammonisce gli avversari: ''Questo e' solo l'inizio. Ci vediamo in Parlamento. I cittadini si riappropriano delle istituzioni. La destra, il Pdl, il centro: non c' e' piu' nulla. I partiti si sono liquefatti. Siamo passati dalla rigenerazione alla liquefazione''. Cambia intanto la valutazione di commentatori e leader politici rispetto al fenomeno del Movimento 5 stelle non piu' definito ''antipolitica'' nel momento in cui entra nelle istituzioni locali e si candida l'anno prossimo a fare il suo esordio alla Camera.
Pier Luigi Bersani fotografa cosi' la situazione: ''Dal voto emerge un nettissimo rafforzamento del Pd e del centrosinistra, uno tsunami nel centrodestra e un'avanzata di Grillo''. Il segretario del Pd replica alle valutazioni che indicano sconfitti dalle urne i partiti che appoggiano il governo Monti: ''Non e' cosi', io confermo il sostegno al governo. Spero solo che ci ascolti un po' di piu'''. E cita la necessita' di risolvere la questione degli esodati e di allentare il patto di stabilita' per i Comuni. ''Sono elezioni nelle quali registriamo una sconfitta, non una catastrofe'', dichiara Angelino Alfano che individua nel sostegno al governo Monti una delle cause della flessione del Pdl e annuncia: ''Non piu' vertici con i segretari di Pd e Udc che non portano a nulla''.
Da Mosca, tuttavia, Silvio Berlusconi sottolinea di non condividere l'analisi di Alfano che ha parlato di sconfitta: ''Non sono di questo avviso. Ora che c'e' il festival dell'antipolitica pensavo ci fosse un'affluenza piu' bassa e piu' penalizzante per noi. Non credo che queste elezioni possano influire sulla tenuta del governo''. Per l'ex presidente del Consiglio, occorre rilanciare l'ipotesi di ''una grande confederazione di tutti i moderati, di tutti quelli che non si riconoscono nella sinistra''. E aggiunge: ''Se restiamo tutti uniti possiamo anche vincere le prossime elezioni''.
Ignazio La Russa, uno dei coordinatori del Pdl, fa l'autocritica: ''Abbiamo sbagliato i candidati, non ho difficolta' ad ammetterlo. C'e' la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani e' piu' affidabile Orlando''. Per l'ex ministro della Difesa, ''non ci saranno ripercussioni del voto sul governo, ma sicuramente d'ora in poi non possiamo dire si' a quei provvedimenti che non consideriamo giusti''.