BARI. “La situazione del ‘Don Uva’, di cui oggi si è occupata la III Commissione, è indubbiamente complessa e pregiudicata da gestioni allegre, non prive di voraci ingerenze politiche. Ciò non toglie che non ci si possa rassegnare al suo esito infausto, per le gravissime conseguenze sociali che ciò comporterebbe.
Quel che però non può preoccupare è la netta sensazione che, se le sue attività fossero allocate in Provincia di Bari e di Lecce, le sue obiettive difficoltà sarebbero affrontate dai poteri dominanti nella Regione Puglia, a partire dal Governo regionale, con più indulgenza e con maggiore convinzione. Anche in questa occasione cioè, ci è parso amaramente di imbatterci in una sorta di due Puglie, quella di serie A delle due Province più politicamente forti e quella residua di serie B.
Una discriminazione sistematica che dobbiamo registrare continuamente – per esempio - in materia di investimenti e di relativi tagli, o che stiamo subendo nel diverso trattamento riservato alle Fiere di Bari e di Foggia, e rispetto alla quale di ‘foggianesimo’, per riprendere un neo-logismo di un mai tanto ingiustamente sprezzante nostro Governatore, non ce n’è troppo, ma drammaticamente troppo poco. Ci si perdonerà pertanto se d’ora in poi provvederemo con maggiore determinazione a difendere i diritti e gli interessi di una comunità provinciale che ha tutte le ragioni per perdere la pazienza”.
Così il Consigliere regionale PdL, Lucio Tarquinio.
Quel che però non può preoccupare è la netta sensazione che, se le sue attività fossero allocate in Provincia di Bari e di Lecce, le sue obiettive difficoltà sarebbero affrontate dai poteri dominanti nella Regione Puglia, a partire dal Governo regionale, con più indulgenza e con maggiore convinzione. Anche in questa occasione cioè, ci è parso amaramente di imbatterci in una sorta di due Puglie, quella di serie A delle due Province più politicamente forti e quella residua di serie B.
Una discriminazione sistematica che dobbiamo registrare continuamente – per esempio - in materia di investimenti e di relativi tagli, o che stiamo subendo nel diverso trattamento riservato alle Fiere di Bari e di Foggia, e rispetto alla quale di ‘foggianesimo’, per riprendere un neo-logismo di un mai tanto ingiustamente sprezzante nostro Governatore, non ce n’è troppo, ma drammaticamente troppo poco. Ci si perdonerà pertanto se d’ora in poi provvederemo con maggiore determinazione a difendere i diritti e gli interessi di una comunità provinciale che ha tutte le ragioni per perdere la pazienza”.
Così il Consigliere regionale PdL, Lucio Tarquinio.