BRINDISI. “La crisi della sanità a Brindisi sarà ancora lunga e difficile. Essa nasce da patologie tra loro collegate: l’inadeguata capacità manageriale della direzione aziendale, la mancanza, voluta dal direttore generale, di gratificazione delle professionalità brindisine e la mortificazione, nelle logiche organizzative, del personale storicamente capace.
Dopo il problema delle internalizzazioni, dei precari, dei licenziati, delle carriere spezzate, delle liste d’attesa, della disattenzione nei confronti degli ammalati, del personale sanitario e delle organizzazioni sindacali, tutto quanto ancora in attesa di soluzione, arriva un’altra iattura: il conferimento di incarichi a professionisti esterni provenienti da altre province. Occorre fare chiarezza al più presto! Inaccettabili i direttori generali che utilizzano la loro discrezionalità per mortificare le nostre professionalità.
Dopo aver officiato diversi avvocati del foro di Lecce nell’ultima seduta deliberativa il direttore generale della ASL di Brindisi ha affidato sette incarichi legali, con una sola delibera, ad un avvocato di Bari per contenziosi provocati dalla direzione aziendale in quanto non ha pagato i turni di disponibilità integrativa e sostitutiva sia pur regolarmente autorizzati.
Ho il presentimento che la ASL potrebbe essere soccombente, perché, ovviamente, chi lavora deve essere pagato! Ho anche il sospetto che l’affidamento di questi incarichi legali possa essere solo la porta d’ingresso per un avvocato di Bari in quanto molti altri ricorsi, aventi lo stesso oggetto, stanno per essere notificati al direttore generale e che presumibilmente affiderà allo stesso professionista.
Al di là delle mie valutazioni non è pensabile che gli avvocati del foro di Brindisi siano incapaci di difendere la ASL e non è giusto scaricare sui cittadini brindisini i costi di una gestione della sanità ‘esterofila’. Conosco la professionalità e l’efficienza dei miei colleghi avvocati ma non comprendo i criteri di scelta del Direttore Generale che lasciano sottendere logiche ambigue.
In un momento così drammatico per la sanità e soprattutto in questo periodo di crisi generale un Direttore Generale che volesse fare sul serio dovrebbe risparmiare su tutto”.
Così in una nota il Consigliere regionale PdL e vicepresidente della Commissione sanità, Maurizio Friolo.
Così in una nota il Consigliere regionale PdL e vicepresidente della Commissione sanità, Maurizio Friolo.