Bari: una catena umana per dire no alla strage

di Nicola Zuccaro. Bari 23 Maggio 2012. Sono da poco trascorse le 17.58 quando il rintocco delle campane sparse presso le Chiese della Città Vecchia riportano la macchina del tempo di 20 anni indietro alla Strage di Capaci. Il capoluogo pugliese ha voluto, con questo segno, accompagnato da una catena umana dispegatasi lungo Piazza del Ferrarese, commemorare il ventennale dell'efferato atto nel quale persero la vita oltre al giudice Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo anche un figlio della Terra di Bari: Rocco Di Cillo.

Originario di Triggiano, arruolatosi nella Polizia di Stato, Di Cillo ha prestato servizio nella scorta che perì nella strage. La memoria del suo sacrificio è a tutt'oggi conservata dalle testimonianze dei suoi parenti.

Primo di essi, suo padre Michele, intervenuto alla manifestazione con un ricordo sia personale che famigliare su di un palco che per l'occasione ha accolto anche le commoventi testimonianze dei genitori di giovani vittime baresi di mafia che rispondono ai cognomi Fazio e Marchitelli.

Interventi coperti dalle lacrime anche per il clima di tristezza che aleggia ancora a Bari a seguito dell'attentato di Brindisi nel quale ha perso la vita lo scorso 19 Maggio la giovane Melissa.

In suo ricordo non sono mancanti gli applausi scroscianti in una piazza in gran parte gremita di giovani studenti di ogni ordine e grado della città già pronti per la manifestazione che si terrà a Brindisi Sabato 26 Maggio per commemorare la studentessa scomparsa.

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