Buccoliero: viva preoccupazione per la crisi delle tv locali

BARI. “Esprimo viva preoccupazione per la situazione occupazionale di giornalisti e cameraman delle tv salentine e concordo in pieno sulla necessità di convocare, al più presto, un tavolo in prefettura per cercare di trovare una via d’uscita ad una situazione, che rischia di trascinare nel baratro centinaia di famiglie. Prendo atto, tra l’altro, che il tabù pre-elettorale è improvvisamente diventato totem di riferimento per molti politici locali, prima silenti sulla difficile condizione lavorativa dei dipendenti delle tv locali”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente dei Moderati e Popolari, Antonio Buccoliero. “Ho appreso – prosegue Buccoliero - soprattutto dopo l’assurdo licenziamento del cameraman Vincenzo Siciliano, che esistono situazioni paradossali in alcune aziende televisive. Tuttavia, pur denunciando con forza delle anomalie sforanti la legalità, occorre ragionare con attenzione su una difficile vertenza lavorativa, che tocca da vicino tutte le tv salentine, anche quelle che, fino ad oggi, hanno garantito contratti trasparenti. Pur puntando il dito sulla grave crisi economica, occorre tenere presente che, se manca un piano industriale credibile, non si può fare molta strada, così come non si può puntare esclusivamente sui finanziamenti pubblici. La capacità imprenditoriale deve essere costantemente in gioco, garantendo quei requisiti atti a consolidare la crescita di tutta un’azienda. Il momento di crisi oggettiva va affrontato con maturità e coraggio, come oggi stanno facendo i dipendi delle tv locali (alcuni dei quali, tra l’altro, ancora timorosi di denunciare). Probabilmente, occorreva alzare la voce già qualche mese fa, quando la crisi era più che manifesta, ragionando in termini sociali e imprenditoriali con le istituzioni e i sindacati, cercando di arginare i ritardi nei pagamenti e le riduzioni delle ore lavorative, entrambi difficili da tollerare per chi ha una famiglia da mantenere e delle scadenze da rispettare.
Ora il bubbone è esploso – conclude Buccoliero – e non resta che cercare di arginare una crisi, che si presenta non meno grave di tante altre vertenze lavorative, che stanno fiaccando l’economia salentina”.

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