Caracciolo: aiuti a PMI associate per insediamenti in aree extraurbane
BARI. Mercoledì 30 Maggio è stata approvata in giunta regionale la delibera avente ad oggetto "regolamento per la concessione di aiuti di importanza minore alle PMI associate che intendono insediare unità locali nell'ambito di aree produttive extraurbane". Con il regolamento per la concessione di aiuti alle PMI associate in consorzi o reti d'impresa si mette in atto un intervento orientato a rivitalizzare le numerose aree produttive extraurbane dei comuni pugliesi mediante l'insediamento di imprese, già esistenti o di nuova costituzione, in immobili inutilizzati in agglomerati industriali; e a favorire misure a sostegno delle PMI.
"Attraverso questo strumento - dichiara il consigliere Pd Filippo Caracciolo - la Regione Puglia offre il proprio supporto ai fini di un ordinato ed efficiente trasferimento delle unità produttive in aree finora poco impiegate per scopi legati allo svolgimento delle attività d'impresa. Le agevolazioni riguardano sia misure rivolte alla realizzazione degli investimenti in attività materiali ed immateriali da parte delle micro e piccole imprese, che quelle rivolte alle reti d'impresa per consulenze legate all’innovazione, all’ambiente e al profilo di responsabilità sociale ed etica. A beneficiare di questo strumento sono le imprese di piccola dimensione, anche di nuova costituzione, costituite in consorzio che formuleranno un progetto finalizzato a favorire il trasferimento delle unità produttive dai centri urbani verso aree di insediamento produttivo presenti nel territorio pugliese.
Purtroppo ad oggi - prosegue Caracciolo - sono ancora molte le unità produttive che continuano ad operare in strutture site nei centri urbani, presentando molto spesso profili di criticità in ordine alle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro. La Puglia registra livelli rilevanti di frequenza infortunistica con un valore superiore del 23% rispetto all'indice medio nazionale, rispetto a questi dati, non si può pensare di lavorare ancora nelle condizioni attuali. Da non trascurare inoltre a mio avviso i disagi legati all’espletamento della fase logistica, con le conseguenti difficoltà nel gestire le operazioni con clienti e fornitori.
Tra gli obiettivi auspicati dal provvedimento vi è inoltre la necessità di superare quegli ostacoli culturali che non permettono ancora alle imprese di collaborare insieme, al fine di creare una solida cooperazione, soprattutto tra i membri di una stessa filiera produttiva. Il più delle volte, infatti, le imprese che svolgono le fasi complementari alla realizzazione di un intero processo produttivo sul nostro territorio, tendono ad agire in modo isolato, trascurando i potenziali benefici che discendono dall’operare secondo una logica unitaria e condivisa. Non si può più pensare di affacciarsi al mercato internazionale e globalizzato senza la realizzazione di una rete d'impresa, che consenta alle imprese di realizzare insieme beni e servizi, che non potrebbero realizzare singolarmente. Gli aiuti contemplati dal Regolamento regionale costituiscono un importante volano per la crescita operativa e dimensionale delle imprese pugliesi, rivolti appunto ad imprese orientate ad operare secondo la logica della condivisione e della collaborazione.
Si presenta quindi – conclude Caracciolo – un’ottima occasione di rilancio per le piccole e medie imprese del TAC, settore cruciale per la nostra città . L’opportunità di trasferire i numerosi opifici presenti nel centro abitato in strutture più consone e rispettose dei parametri di sicurezza, in virtù anche dei controlli che ci sono stati nell’ultimo periodo a seguito del tragico crollo di via Roma in cui hanno perso la vita quattro operaie mentre svolgevano il proprio lavoro. Una grande occasione per il neo costituito consorzio 5 stelle, e per quanti ne vorranno far parte; un punto di partenza per svoltare finalmente pagina e dar un nuovo slancio al settore manifatturiero,sofferente da molto tempo. Mi auguro pertanto che il bando per la presentazione del progetto sia al più presto pubblicato dalla Regione, in modo da poter permettere alle PMI di presentare il proprio progetto”.