BARI. "I dati, neri, sono quelli forniti dalla Cgil: la Puglia è la quarta Regione in Italia per numero di lavoratori precari, 242 mila, soprattutto giovani, con una retribuzione che – quando va bene - non supera gli 800 -1.000 euro al mese e contratti che non durano più di alcuni mesi. Quasi il 30% degli occupati pugliesi, un esercito di nuovi “destabilizzati” che fanno piazzare la Puglia alle primissime posizioni nella tragica classifica dei “senza futuro”. Numeri che raccontano una realtà ben diversa da quella che ci viene quotidianamente descritta dal presidente della Regione, Nichi Vendola, “vittima” presumibilmente del suo distacco ormai totale dalla realtà sociale ed economica dal territorio che invece dovrebbe amministrare. Cifre drammatiche cui si aggiunge l'esercito dei nuovi senza lavoro, dei cassintegrati, dei licenziati. Mentre si annuncia – apprendiamo dagli organi di stampa – una stagione turistica pericolosamente sotto tono e che genererà altro precariato e altra inoccupazione.
Naturalmente nessuna traccia dei 130 mila nuovi posti di lavoro che – annunciati sistematicamente prima di ogni scadenza elettorale dal centrosinistra – tra Regione Puglia e Comune di Bari avrebbero dovuto rendere più “dolce”, l'amaro periodo che il Paese sta attraversando. E così la nostra terra si riconferma da record, per ora di disoccupazione, disperazione, e – non poteva mancare – prelievo fiscale. Il danno e la beffa".
Così in una nota il vice capogruppo PdL, Massimo Cassano.
Così in una nota il vice capogruppo PdL, Massimo Cassano.