ROMA. "Nonostante il tracollo del centrodestra, il centrosinistra non decolla. E lo vuol sapere perchè? Tutti gioiamo per Hollande, io sono pronto a firmare subito un programma come quello, ma qui in Italia la politica “alla Hollande” non c’è, non si vede quella forza nel capovolgere gli idoli pagani del liberismo". Sono le parole di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà , in un'intervista che appare oggi sul quotidiano L'Unità . "Sovrapporre Hollande al sostegno al governo Monti - prosegue il leader di Sel - e' impossibile, e' un falso. Il premier e' uno dei protagonisti del “club dell’austerity” che sta facendo sprofondare l’Europa nella recessione. Ogni giorno che passa si aggrava la crisi sociale e democratica, e si acuisce la distanza tra societa' e politica. Temo che dopo l’estate arriveremo a una miscela micidiale. Diciamolo pure: il sostegno a Monti e' stato piombo nelle ali per il centrosinistra nelle urne. Credo - insiste Vendola - che il tentativo di risanamento finanziario sia fallito, e cosi' anche il tentativo del Pd di provare a condizionare da sinistra il governo di un tecnocrate liberista. Il dibattito sulla crescita mi pare tanto vacuo quanto retorico. All’inizio sono stato piu' prudente, per evitare l’ennesima rottura a sinistra e per ossequio al Capo dello Stato. Ma ora bisogna dire parole chiare, perche' ogni giorno che passa e' un regalo a chi investe sul rancore sociale, all’antipolitica piu' torbida. Non possiamo sottovalutare i rischi di questo passaggio. Il binomio tra bulimia fiscale e anoressia delle politiche sociali puo' scatenare rabbia nel Paese. Se vogliamo costruire l’alternativa, non si puo' tenere in vita il governo Monti, che e' in continuita' con Berlusconi, a partire dalle politiche sul lavoro. E infine il Terzo Polo che ha brillato per la sua irrilevanza elettorale. C’e' stata per anni una vera ossessione per l’incontro con un Polo che si e' rivelato un bluff nelle urne. Ora - conclude Vendola - abbiamo un’altra urgenza: ridefinire il profilo programmatico e ideale del centrosinistra. E per questo dobbiamo convocare urgentemente gli Stati generali del futuro per mettere a fuoco un percorso di costruzione di una proposta di salvezza del Paese e di rilancio della nostra idea di Europa. A partire da un programma che sappia evocare un cambiamento reale della qualita' della vita. Prima ci muoviamo, prima potremo capire quali altri alleati possono camminare con noi".
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