Choc ad Oria: artigiano si impicca per i debiti

BRINDISI. Choc nel Brindisino. Un 50enne artigiano di Oria, si è impiccato nel suo deposito in via Spirito Santo. L’imbianchino aveva da alcuni mesi dei problemi economici che non riusciva a risolvere. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 chiamati dai familiari che hanno trovato l’uomo senza vita.
Né un biglietto, né un messaggio lasciato per motivare, l’estremo gesto. Stamane era uscito di casa regolarmente, ore 6.30 circa, insieme al figlio che lavora con lui. Intorno alle 9.30, ha incontrato, proprio nello stesso posto dove ha deciso di togliersi la vita, alcuni amici, come spesso succede, per il caffè.
Ma intorno alle ore 11.30, l’uomo non rispondeva al telefono e uno dei familiari ha deciso di andare a controllare in deposito. Lì, la tragica scoperta del corpo senza vita del 50enne. È stato subito chiamato il 118, ma i sanitari arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
"Ora più che mai, siamo sconfortati in quanto non avremmo mai voluto che anche nella nostra Provincia si arrivasse a dover dare una ennesima e triste notizia del gesto disperato di un piccolo imprenditore che ci lascia perché colpito ed investito da questa assurda crisi". Sono le parole di cordoglio della Confartigianato Brindisi.
"Purtroppo - prosegue la nota - ci troviamo di fronte ad un gesto disperato di un uomo che si è lasciato andare alla disperazione e non ha trovato altra soluzione se non quella di fare un gesto definitivo.
Anche noi, nel nostro piccolo ci sentiamo un po’ responsabili, forse perché avremmo dovuto con ancor più forza e coraggio gridare e farci sentire quando dicevamo che anche nella nostra Provincia esistono situazioni drammatiche che coinvolgono i nostri artigiani e oggi ancor di più avvertiamo l’esigenza di ribadirlo affinché tutti si sentano coinvolti e responsabilizzati.
Da sempre, in questi ultimi due anni, affermiamo che i nostri  piccoli imprenditori sono terribilmente condizionati da politiche di sviluppo inesistenti, dalla conseguente forte disoccupazione e dal continuo e inesorabile aumento di tasse ed imposte per non parlare della burocrazia infinita che sono costretti a subire per ogni cosa a fare.
Le difficoltà e le esperienze negative in cui vivono e si ritrovano oggi gli imprenditori sono molteplici e spesso diventano un labirinto interminabile di procedure da dove diventa difficile uscirne", conclude la nota.

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