ROMA. E' necessario fermare l'odio contro le donne. E' quanto scrive in una lettera a 'Repubblica', la moglie del presidente della Repubblica, Clio Napolitano sottolineando che ''gli atti di violenze contro le donne sono drammaticamente aumentati''. ''Tenuto conto che gia' esistono nel nostro ordinamento leggi abbastanza severe in materia e che gli atti di violenza sulle donne assumono tante modalita' diverse e vengono attuati i tanti diversi contesti'', Clio Napolitano si chiede ''se sia necessario pensare a nuove fattispecie di reato o ad aggravanti''. Secondo la moglie del presidente della Repubblica, ''sarebbe forse piu' incisivo accelerare le procedure relative alla condanna del colpevole o dei colpevoli, una volta che la donna abbia trovato il coraggio di denunciare il reato e di affrontare il processo la cui lentezza e' cosa nota''. Clio Napolitano e' rimasta inoltre colpita dalla parola ''femminicidio'' usata per indicare ''una insana concezione del genere femminile come presupposto dell'atto di violenza, diverso dal reato di omicidio''.
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