di Christian Mavindi. Nel novembre scorso nella Repubblica Democratica del Congo è stato eletto il nuovo presidente Joseph Kabila. Il paese è da allora con forma di governo ispirata a democrazia ed ha anche delle istituzioni democratiche.
Da qualche giorno, tuttavia, una nuova aria di guerra si respira nell'est del Congo. Il territorio colpito dalla guerra è il Nord-Kivu, provincia situata all'est del paese, al confine con il Ruanda. I ribelli di Bosco Ntaganda commettono impunemente atti di violenza e di guerra senza alcuna omissione di colpa.
Tali atrocità sono difficile da immaginare. Il capo dei ribelli, Bosco Ntaganda, è stato raggiunto da mesi da un mandato di cattura della Corte penale internazionale; da tempo, infatti, c'era un piano organizzato dalle forze armate delle Onu (Monusco: Missione delle Nazioni Unite in Congo) e dalle forze armante congolesi per il suo arresto.
Ora, la situazione pare assai difficile per il nuovo governo eletto da qualche giorno. C'è infatti un emergenza per la popolazione del Nord Kivu costretta a lasciare le proprie case e a trovare asilo nel confine del Ruanda, dove non ci sono certo condizioni ottimali di vita.
Gli scontri, durissimi, fanno tante vittime, sopratutto tra i bambini. La complessità della situazione attuale è dura da affrontare da parte della popolazione inerme.
Da qualche giorno, tuttavia, una nuova aria di guerra si respira nell'est del Congo. Il territorio colpito dalla guerra è il Nord-Kivu, provincia situata all'est del paese, al confine con il Ruanda. I ribelli di Bosco Ntaganda commettono impunemente atti di violenza e di guerra senza alcuna omissione di colpa.
Tali atrocità sono difficile da immaginare. Il capo dei ribelli, Bosco Ntaganda, è stato raggiunto da mesi da un mandato di cattura della Corte penale internazionale; da tempo, infatti, c'era un piano organizzato dalle forze armate delle Onu (Monusco: Missione delle Nazioni Unite in Congo) e dalle forze armante congolesi per il suo arresto.
Ora, la situazione pare assai difficile per il nuovo governo eletto da qualche giorno. C'è infatti un emergenza per la popolazione del Nord Kivu costretta a lasciare le proprie case e a trovare asilo nel confine del Ruanda, dove non ci sono certo condizioni ottimali di vita.
Gli scontri, durissimi, fanno tante vittime, sopratutto tra i bambini. La complessità della situazione attuale è dura da affrontare da parte della popolazione inerme.