BARI. Il Comitato urbanistico regionale è un organismo destinato ad essere abrogato. Lo ha deciso a maggioranza (astenuti i rappresentanti del Pdl), la V Commissione consiliare presieduta da Donato Pentassuglia. Con la maggioranza politica ha votato a favore dell’abolizione del CUR che nel tempo ha visto perdere molte delle funzioni amministrative ad esso attribuite, anche l’UDC.
La soppressione dell’organismo avverrà a decorrere dalla data in cui il Consiglio regionale approverà la proposta di legge di cui sono primi firmatari i capigruppo Michele Losappio (Sel) ed Angelo Disabato (Puglia per Vendola). Le funzioni che al Comitato urbanistico regionale derivavano dalle disposizioni legislative ancora in vigore (pareri, assensi, nulla osta, approvazioni o rinvii di piani regolatori generali), verranno svolte dalla giunta regionale che delibererà su proposta dell’assessore, acquisita la relazione del servizio competente. Con l’abolizione del Comitato che non sarà sostituito da altri organismi sino ad un esame più approfondito della governance del settore, si “otterrà il duplice scopo di snellire gli iter dei procedimenti urbanistici e lo sfoltimento della pletora di organismi e comitati consultivi che appesantiscono l’attività degli uffici, determinando anche, per il loro funzionamento, un piccolo risparmio per le finanze regionali”, hanno spiegato i proponenti della proposta di legge nella relazione allegata al testo che prevede l’abrogazione di un lungo elenco di disposizioni che richiamano e fanno riferimento alle funzioni del CUR , la più datata delle quali risale al 1979.
La soppressione dell’organismo avverrà a decorrere dalla data in cui il Consiglio regionale approverà la proposta di legge di cui sono primi firmatari i capigruppo Michele Losappio (Sel) ed Angelo Disabato (Puglia per Vendola). Le funzioni che al Comitato urbanistico regionale derivavano dalle disposizioni legislative ancora in vigore (pareri, assensi, nulla osta, approvazioni o rinvii di piani regolatori generali), verranno svolte dalla giunta regionale che delibererà su proposta dell’assessore, acquisita la relazione del servizio competente. Con l’abolizione del Comitato che non sarà sostituito da altri organismi sino ad un esame più approfondito della governance del settore, si “otterrà il duplice scopo di snellire gli iter dei procedimenti urbanistici e lo sfoltimento della pletora di organismi e comitati consultivi che appesantiscono l’attività degli uffici, determinando anche, per il loro funzionamento, un piccolo risparmio per le finanze regionali”, hanno spiegato i proponenti della proposta di legge nella relazione allegata al testo che prevede l’abrogazione di un lungo elenco di disposizioni che richiamano e fanno riferimento alle funzioni del CUR , la più datata delle quali risale al 1979.
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