BARI. Riduzione da 5 a 3 del numero dei componenti del Comitato regionale delle comunicazioni, che restano in carica per un solo mandato, con la doppia clausola che tali modifiche si applicano a partire dalla prossima legislatura (la X) e alla scadenza del Comitato in carica. Queste le modifiche più importanti alla legge 3/2000 istitutiva del Corecom, a firma dei consiglieri Laddomada e Brigante, approvate all’unanimità dalla II commissione. Una decisione raggiunta con l’accordo di tutti – ha commentato il presidente Giovanni Brigante – che serve a fare chiarezza su un argomento che è stato oggetto di incaute strumentalizzazioni”. A ribadire la necessità di mettere nero su bianco che le disposizioni saranno valide al termine dei 5 anni del Comitato attualmente in carica, è stato il capogruppo Pdl Rocco Palese, firmatario insieme al presidente Sel, Michele Losappio, dell’emendamento “necessario a garantire ai commissari il sereno svolgimento del lavoro”. Con la riduzione del numero dei membri a 3, Palese ha proposto di modificare anche le modalità di voto da parte del Consiglio regionale, che dovrà esprimere solo 2 preferenze (mentre prima il voto era limitato a 3 nomi). Inoltre il rinnovo integrale del Comitato scatta nel caso in cui questo si riduca a un solo componente.
La seduta è stata anche l’occasione per i neo commissari del Corecom, all’opera da poco più di due mesi, di presentare alla commissione e al presidente del Consiglio Onofrio Introna una relazione sul lavoro svolto: in primis la gestione del passaggio della Puglia al digitale terrestre, che, come assicurato dal presidente Felice Blasi, è oggetto di un monitoraggio continuo e si sta svolgendo senza difficoltà. Merito anche della forte capacità tecnica e politica messa in campo dalla Regione, a partire dai 10 milioni di euro messi a disposizione delle emittenti locali per realizzare interventi di adeguamento degli impianti. Blasi ha poi evidenziato i punti di forza del Comitato, tra cui l’attività relativa alle conciliazioni tra gestori dei servizi e utenti che hanno consentito la restituzione ai cittadini di circa 2,5 milioni di euro. Sollecitato da Losappio, il presidente del Corecom ha inoltre garantito la massima attenzione sui contenuti relativi all’attentato di Brindisi trasmessi dalle tv locali, per rilevare eventuali violazioni alle norme deontologiche e a tutela dei minori. Apprezzamento unanime è stato espresso dai presenti, tra cui il presidente Introna per “una delle eccellenze della Puglia, un organismo apprezzato per il rigore e la trasparenza con cui esercita le sue funzioni delicate”, con l’invito ai commissari a proseguire nell’attività di controllo”. Ma soprattutto a intensificare i rapporti di collaborazione con il Consiglio che, ha dichiarato Introna “sta valutando la possibilità di utilizzare i fondi per lo switch off non assegnati, in favore del settore televisivo locale”.
Altro punto all’ordine del giorno, il disegno di legge di modifiche e integrazioni alle norme per lo sviluppo dello sport in Puglia, dell’assessore Maria Campese. Sull’argomento sono stati ascoltati i rappresentanti di associazioni ed enti: tra questi la presidente della commissione Pari Opportunità, Rosa Cicolella, a sottolineare l’attenzione posta dalle istituzioni regionali affinché i diritti dei più deboli vengano rispettati. Alcune perplessità sul testo sono state espresse dal presidente Uisp Puglia, Vincenzo Liaci, per il quale “le modifiche devono consentire l’accesso ai fondi regionali anche degli enti di promozione sociale, e non solo delle associazioni accreditate Coni. Il mancato riconoscimento della funzione dell’associazionismo sportivo - ha ribadito Liaci - mette in discussione il principio stesso della legge”. Presente anche il presidente regionale del Comitato Paraolimpico, Giuseppe Vinci, che ha chiesto il riconoscimento anche degli altri enti sportivi “per un confronto più diretto ed equo”.
La seduta è stata anche l’occasione per i neo commissari del Corecom, all’opera da poco più di due mesi, di presentare alla commissione e al presidente del Consiglio Onofrio Introna una relazione sul lavoro svolto: in primis la gestione del passaggio della Puglia al digitale terrestre, che, come assicurato dal presidente Felice Blasi, è oggetto di un monitoraggio continuo e si sta svolgendo senza difficoltà. Merito anche della forte capacità tecnica e politica messa in campo dalla Regione, a partire dai 10 milioni di euro messi a disposizione delle emittenti locali per realizzare interventi di adeguamento degli impianti. Blasi ha poi evidenziato i punti di forza del Comitato, tra cui l’attività relativa alle conciliazioni tra gestori dei servizi e utenti che hanno consentito la restituzione ai cittadini di circa 2,5 milioni di euro. Sollecitato da Losappio, il presidente del Corecom ha inoltre garantito la massima attenzione sui contenuti relativi all’attentato di Brindisi trasmessi dalle tv locali, per rilevare eventuali violazioni alle norme deontologiche e a tutela dei minori. Apprezzamento unanime è stato espresso dai presenti, tra cui il presidente Introna per “una delle eccellenze della Puglia, un organismo apprezzato per il rigore e la trasparenza con cui esercita le sue funzioni delicate”, con l’invito ai commissari a proseguire nell’attività di controllo”. Ma soprattutto a intensificare i rapporti di collaborazione con il Consiglio che, ha dichiarato Introna “sta valutando la possibilità di utilizzare i fondi per lo switch off non assegnati, in favore del settore televisivo locale”.
Altro punto all’ordine del giorno, il disegno di legge di modifiche e integrazioni alle norme per lo sviluppo dello sport in Puglia, dell’assessore Maria Campese. Sull’argomento sono stati ascoltati i rappresentanti di associazioni ed enti: tra questi la presidente della commissione Pari Opportunità, Rosa Cicolella, a sottolineare l’attenzione posta dalle istituzioni regionali affinché i diritti dei più deboli vengano rispettati. Alcune perplessità sul testo sono state espresse dal presidente Uisp Puglia, Vincenzo Liaci, per il quale “le modifiche devono consentire l’accesso ai fondi regionali anche degli enti di promozione sociale, e non solo delle associazioni accreditate Coni. Il mancato riconoscimento della funzione dell’associazionismo sportivo - ha ribadito Liaci - mette in discussione il principio stesso della legge”. Presente anche il presidente regionale del Comitato Paraolimpico, Giuseppe Vinci, che ha chiesto il riconoscimento anche degli altri enti sportivi “per un confronto più diretto ed equo”.
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