ROMA. In Italia ''la ripresa si allontana: la domanda interna (specie i consumi) cala piu' del previsto e l'export ha perso slancio rispetto a qualche mese fa''. E' quanto emerge dalla Congiuntura Flash, l'analisi economica del Centro Studi Confindustria.
Nella ricerca si sottolinea che ''l'aumento del numero di persone in cerca di occupazione conferma le difficolta' dei bilanci delle famiglie (che tendono a rimpolpare il risparmio precauzionale), mentre i margini delle imprese sono erosi dai maggiori costi unitari, anche del lavoro''.
La stretta del credito, secondo Confindustria, si e' ulteriormente accentuata ''sebbene i tassi abbiano smesso di salire; le banche denunciano tuttora difficolta' di raccolta e tendono a diminuire gli attivi''.
In particolare, il CSC rileva che lo scenario dei consumi e' ''molto sfavorevole'' visto che la fiducia delle famiglie ''ha toccato in aprile il minimo storico''. Sono ''crollati'' i giudizi sul bilancio familiare a causa del balzo dei prezzi al consumo energetici (+34,8% in aprile dall'ottobre 2009, +13,6% dal picco 2008) e dal maggior risparmio precauzionale, ''alimentato dall'incertezza sull'ammontare degli esborsi fiscali e dal tentativo di ricostituirne il valore eroso nel 2008-2009 per difendere lo standard di vita''.
Nella ricerca si sottolinea che ''l'aumento del numero di persone in cerca di occupazione conferma le difficolta' dei bilanci delle famiglie (che tendono a rimpolpare il risparmio precauzionale), mentre i margini delle imprese sono erosi dai maggiori costi unitari, anche del lavoro''.
La stretta del credito, secondo Confindustria, si e' ulteriormente accentuata ''sebbene i tassi abbiano smesso di salire; le banche denunciano tuttora difficolta' di raccolta e tendono a diminuire gli attivi''.
In particolare, il CSC rileva che lo scenario dei consumi e' ''molto sfavorevole'' visto che la fiducia delle famiglie ''ha toccato in aprile il minimo storico''. Sono ''crollati'' i giudizi sul bilancio familiare a causa del balzo dei prezzi al consumo energetici (+34,8% in aprile dall'ottobre 2009, +13,6% dal picco 2008) e dal maggior risparmio precauzionale, ''alimentato dall'incertezza sull'ammontare degli esborsi fiscali e dal tentativo di ricostituirne il valore eroso nel 2008-2009 per difendere lo standard di vita''.