BARI. "Sarcasmo, nessuna memoria, ma soprattutto tanta ipocrisia: di questi tre vizi il Pdl non può proprio fare a meno, soprattutto quando decide di attaccare tutto il centrosinistra pugliese, salvo poi dire di non voler fare polemiche". Lo afferma il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro. "Bene - sottolinea - neanche a noi va di polemizzare ma non possiamo certo fare a meno di dimenticare. Cosa? Innanzitutto che della crisi occupazionale in cui si trova oggi tutto il Paese non è certo responsabile il governo regionale pugliese. Forse - chiede Decaro - sarà colpa di politiche a dir poco sbagliate del governo Berlusconi, che il Pdl pugliese si ostinava a difendere anche quando il centrosinistra, in tutto lo Stivale, faceva notare gli errori che ci hanno portato dove siamo oggi? Le stesse difese - prosegue Decaro - che il Pdl prendeva quando Berlusconi dichiarava che non c'era la crisi e invitava gli italiani a spendere; le stesse difese che il Pdl pugliese prendeva quando Tremonti azzerava tutte le risorse trasferite alle regioni per i servizi sociali". "Ricordiamo anche al PDL pugliese - prosegue il capogruppo del PD - che, come riportato dall'Istat, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, la Puglia ha chiuso il 2011 con 12 mila occupati in piu' rispetto al 2012, grazie anche agli interventi del piano per il lavoro della giunta Vendola". "Quanto alle tasse che la maggioranza avrebbe aumentato - aggiunge Decaro - ricordiamo al PDL che il centrosinistra, da quando governa la Puglia, ha piu' che dimezzato il debito di quasi 3 miliardi di euro lasciato dall’amministrazione di centrodestra, pur facendo restare la Puglia la regione con la piu’ bassa pressione fiscale da Roma in giu'".
"Siamo pronti a discutere in consiglio regionale del problema piu' grande che oggi e' il lavoro - conclude Decaro - ma per dare risposte concrete alla crisi occupazionale e non per fare campagna elettorale sulla pelle di chi il lavoro lo ha perso o non lo ha mai trovato".
"Siamo pronti a discutere in consiglio regionale del problema piu' grande che oggi e' il lavoro - conclude Decaro - ma per dare risposte concrete alla crisi occupazionale e non per fare campagna elettorale sulla pelle di chi il lavoro lo ha perso o non lo ha mai trovato".