PARIGI. Lungo faccia a faccia ieri sera tra il presidente uscente Nicolas Sarkozy ed il candidato all'Eliseo Francois Hollande. Il leader socialista, secondo i commenti della stampa francese, avrebbe prevalso sui temi economici e sociali che sono stati il cuore del match manifestando qualche tentennamento solo sui temi dell'immigrazione e dell'energia nucleare. Il giudizio finale dei media aggiudica la vittoria ai punti a Hollande che sarebbe apparso meno nervoso e aggressivo di Sarkozy. Il faccia a faccia e' stato a tutto campo: dalla crisi economica alla scuola pubblica, dalla disoccupazione al deficit pubblico, dall'immigrazione all'energia nucleare fino alla politica internazionale. I due contendenti si sono punzecchiati piu' volte polemicamente. ''Lei in questi cinque anni ha spaccato la Francia'', dice Hollande. ''Ascolti, le insegno qualcosa'', replica Sarkozy infastidito dalle argomentazioni del candidato socialista che gli ricorda il cattivo stato di salute dell'economica francese. Sarkozy rimprovera a Hollande di ''non aver detto una parola quando in campagna elettorale dal campo socialista e' stato paragonato al maresciallo Petain''. E aggiunge: ''Perche' no a Hitler?''. ''Monsieur Sarkozy, fare la vittima vi riesce male. Usciamo da cinque anni in cui la Francia e' stata divisa e ferita'', risponde lo fidante.. Il primo scontro si verifica sulla categoria di ''unita''' della Francia. Sarkozy replica all'accusa di aver diviso il paese sostenendo che ''rassemblement e' una gran bella parola, e' una bellissima idea, ma bisogna riempirla di sostanza''. Hollande controreplica annunciando che se sara' eletto presidente lavorera' per ridimensionare le diseguaglianze sociali che sono cresciute nei cinque anni della presidenza di Sarkozy. Il presidente uscente si spazientisce quando lo sfidante cita come esempio negativo l'aumento consistente della disoccupazione rispetto al 2007. Da qui l'accusa, ripetuta piu' volte nel corso del faccia a faccia, a Hollande di ''mentire''. ''Per me dovrebbe essere inaccettabile questa parola ma nella sua bocca e' soltanto un'abitudine'', risponde lo sfidante ricordando che il debito pubblico e' raddoppiato negli anni di Sarkozy a causa dei ''favori fiscali ai ricchi e l'incapacita' di controllare la spesa pubblica''. In caso di sua elezione, il candidati socialista propone un prelievo piu' alto su ''coloro che hanno maggiori disponibilita' finanziarie e che hanno beneficiato delle politiche fiscali del candidato uscente, noi nel 2017 torneremo all'equilibrio''. Sarkozy rintuzza: ''Lei ha passato la prima meta' del dibattito a cercare di dimostrare che abbiamo fatto regali ai piu' ricchi. La differenza fra noi e' che lei vuole meno ricchi, io meno poveri''.