Grecia: domenica voto decisivo per futuro paese

ATENE. Domenica 6 maggio si aprono le urne in Grecia per quelle che rappresentano le più importanti amministrative da decenni per il paese: il nuovo governo che ucira' dalle prossime elezioni politiche sara' quasi certamente un governo di coalizione ''obbligata'', decisa a schierarsi dalla parte dei due Memorandum, ovvero i piani economici fissati dai creditori internazionali di Atene per risanare i conti del Paese.
 Ai due principali partiti che da 37 anni dominano la scena politica nazionale, il Nea Democratia di centro-destra e il socialista Pasok, spettera' molto probabilmente il compito di traghettare l'economia greca lontano dal disastro, facendo i conti con una disoccupazione oltre il 20%, con il quinto anno di recessione e una crescita negativa di 5 punti percentuali del Pil, che se aggiunta a quella degli anni precedenti fa registrare una contrazione del Prodotto interno lordo del 15% nell'ultimo quinquennio.
I rispettivi leader, Antonis Samaras per l'ND ed Evangelos Venizelos del movimento Panellenico, sostengono l'esecutivo di Lucas Papadimos e si sono impegnati a lavorare anche dopo le legislative del 6 maggio. Al loro fianco c'e' il partito di Alleanza Democratica, formato da Dora Bacoyiannis, ex ministro degli Esteri nei governi di Costas Karamanlis. Insieme, secondo un recente sondaggio condotto dalla Marc per conto della stazione TV Alpha, conterebbero circa il 40% dei consensi di fronte ad un Parlamento composto da una decina di gruppi, il doppio di quelli che attualmente ne fanno parte. Stando alle intenzioni di voto i conservatori confermeranno il loro primato con il 22,3% delle preferenze.
 Al secondo posto il Pasok con il 17,8%, mentre a seguire si presentera' la nuova formazione politica di destra, Anexartiti Ellines (Greci Indipendenti) con il 9,9%, il Syriza (sinistra) con il 9,8%, i comunisti del Kke con il 9,7%, la Sinistra Democratica con l'8,6%, il gruppo di estrema destra Chrisi Avgi (Alba d'Oro) con il 5,7%, il Laos pure di estrema destra con il 3,9%, il partito dei Verdi con il 3,1% e per ultimo il piccolo partito di centro, Alleanza Democratica, con il 3%.

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