BARI. Sarà istituita la “Fondazione Casa Puglia” con lo scopo di rafforzare i legami dei pugliesi nel mondo con la terra d’origine, coinvolgendo le istituzioni e la società civile. Lo prevede una proposta di legge approvata a maggioranza dalla sesta Commissione del presidente Francesco Ognissanti.
“Questo organismo – ha spiegato l’assessore al welfare, Elena Gentile – intende essere uno strumento di supporto delle politiche regionali di internazionalizzazione e di sviluppo della competitività della economia regionale attraverso la promozione della conoscenza del contesto territoriale e il confronto sulle opportunità di interscambio con i paesi con forti presenze di corregionali, attraverso il sostegno ad attività che coinvolgano i settori produttivi maggiormente interessati ai mercati esteri, al trasferimento tecnologico, alla ricerca e ad iniziative di promozione economico-commeciale, turistica e culturale fra le comunità di pugliesi all’estero e la Puglia, reciprocamente vantaggiose per i mercati locali e internazionali.
La sesta Commissione ha iniziato l’esame del disegno di legge sulla formazione per il lavoro (apprendistato), in attuazione delle norme contenute nel decreto legislativo del 2011.
L’assessore alla formazione professionale Alba Sasso, ha illustrato gli aspetti rilevanti della iniziativa del governo, che punta a qualificare e delineare l’apprendistato per la qualifica professionale e per il diploma professionale, quello professionalizzante o contratto di mestiere, infine, l’apprendistato di alta formazione e di ricerca.
La legge rinvia ad un successivo regolamento la definizione della struttura della formazione.
Il presidente Ognissanti ha stabilito di calendarizzare le audizioni dei soggetti interessati dalle nuove norme, accogliendo la sollecitazione dei componenti della Commissione, in particolare, Michele Losappio (capogruppo di Sel) e Rocco Palese (capogruppo Pdl), che hanno sollecitato l’esigenza di puntare, attraverso queste nuove norme, alla riduzione del meccanismo del lavoro nero: evitando per esempio, il perpetuarsi di fenomeni che vedono giovani laureati utilizzati negli studi professionali senza per questo percepire un solo euro.
Ancora uno stop tecnico, alla legge proposta dal consigliere del Partito democratico Sergio Blasi, che prevede interventi a tutela e valorizzazione delle musiche e danze popolari di tradizione orale.
“È necessario – ha detto Ognissanti – verificare ogni compatibilità delle nuove norme con la legge di bilancio, ma soprattutto questa iniziativa legislativa va armonizzata con la legge regionale 6 che prevede interventi nel settore culturale”.
“La legge, ha ricordato Blasi - mira a tutelare e valorizzare un patrimonio immateriale della Puglia, quello connesso alle musiche e alle danze tradizionali, che negli ultimi anni ha costituito un importante fattore di promozione, sia in Italia che all’estero, dell’immagine della nostra regione, unanimemente riconosciuta come la patria elettiva della musica tradizionale, producendo anche significative ricadute in tema di attrazione turistica”.
“Questo organismo – ha spiegato l’assessore al welfare, Elena Gentile – intende essere uno strumento di supporto delle politiche regionali di internazionalizzazione e di sviluppo della competitività della economia regionale attraverso la promozione della conoscenza del contesto territoriale e il confronto sulle opportunità di interscambio con i paesi con forti presenze di corregionali, attraverso il sostegno ad attività che coinvolgano i settori produttivi maggiormente interessati ai mercati esteri, al trasferimento tecnologico, alla ricerca e ad iniziative di promozione economico-commeciale, turistica e culturale fra le comunità di pugliesi all’estero e la Puglia, reciprocamente vantaggiose per i mercati locali e internazionali.
La sesta Commissione ha iniziato l’esame del disegno di legge sulla formazione per il lavoro (apprendistato), in attuazione delle norme contenute nel decreto legislativo del 2011.
L’assessore alla formazione professionale Alba Sasso, ha illustrato gli aspetti rilevanti della iniziativa del governo, che punta a qualificare e delineare l’apprendistato per la qualifica professionale e per il diploma professionale, quello professionalizzante o contratto di mestiere, infine, l’apprendistato di alta formazione e di ricerca.
La legge rinvia ad un successivo regolamento la definizione della struttura della formazione.
Il presidente Ognissanti ha stabilito di calendarizzare le audizioni dei soggetti interessati dalle nuove norme, accogliendo la sollecitazione dei componenti della Commissione, in particolare, Michele Losappio (capogruppo di Sel) e Rocco Palese (capogruppo Pdl), che hanno sollecitato l’esigenza di puntare, attraverso queste nuove norme, alla riduzione del meccanismo del lavoro nero: evitando per esempio, il perpetuarsi di fenomeni che vedono giovani laureati utilizzati negli studi professionali senza per questo percepire un solo euro.
Ancora uno stop tecnico, alla legge proposta dal consigliere del Partito democratico Sergio Blasi, che prevede interventi a tutela e valorizzazione delle musiche e danze popolari di tradizione orale.
“È necessario – ha detto Ognissanti – verificare ogni compatibilità delle nuove norme con la legge di bilancio, ma soprattutto questa iniziativa legislativa va armonizzata con la legge regionale 6 che prevede interventi nel settore culturale”.
“La legge, ha ricordato Blasi - mira a tutelare e valorizzare un patrimonio immateriale della Puglia, quello connesso alle musiche e alle danze tradizionali, che negli ultimi anni ha costituito un importante fattore di promozione, sia in Italia che all’estero, dell’immagine della nostra regione, unanimemente riconosciuta come la patria elettiva della musica tradizionale, producendo anche significative ricadute in tema di attrazione turistica”.
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