Il Professore e il 'chiodo fisso' degli eurobond

di Redazione. Il premier Monti e' tornato a parlare del problema eurobond ieri sera, nel corso della sua partecipazione alla trasmissione ''Piazza pulita'' su La7: ''Credo che arriveranno, se l'Eurozona lo vorra' e quindi anche la Germania''. Subito dopo spiega: evitare che qualche paese come la Grecia esca dall'euro e' interesse di tutti, a cominciare dalla Germania Il premier svela un retroscena: ''Dissi al premier greco Papandreu: se vogliamo gli eurobond, statti zitto perche' gli eurobond sono emissioni in comune di debito espresse in euro, che e' interesse dei paesi debolucci avere mentre altri paesi forti non li vogliono''. Ma nel frattempo, spiega Monti, non si puo' far finta di niente durante una crisi come quella attuale ''perche' per quanti sforzi i paesi facciano - e l'Italia oggi e' molto piu' avanti di tanti, anche della Francia - saranno sforzi vani, se nasce una sfiducia nell'euro''. Il presidente del Consiglio argomenta la strategia seguita dal governo: ''La nostra linea di azione non puo' essere semplicemente, come qualcuno vorrebbe, picchiare i pugni sul tavolo. A Bruxelles il pugno cadrebbe nel vuoto, rimbalzerebbe''. E continua: ''Non abbiamo piu' lezioni da ricevere, siamo diventati attori compartecipi del destino dell'Europa e in grado di spingere tutti nella direzione del bene collettivo, Germania compresa. L'Italia e' piu' avanti di Spagna e Francia per quanto riguarda la ristrutturazione''. Parole di elogio di Monti inoltre sul ruolo svolto dal capo dello Stato: ''La Grecia non ha avuto il presidente Napolitano che ha detto 'non voglio nuove elezioni e vediamo se e' possibile avere un governo con la partecipazione di tutti'. La sua decisione e quella molto responsabile dei partiti sono stati un passo importante per evitare all'Italia il destino greco. Penso che l'uscita dal tunnel possa arrivare abbastanza presto, ma non so dire quando''. Il presidente del Consiglio si rivolge all'opinione pubblica: ''Chiedo agli italiani comprensione, se siamo stati talvolta un po' brutali nel richiedere sacrifici.. Ma se non lo avessimo fatto le conseguenze sarebbero state incalcolabili anche per la caduta di fiducia''. Alla domanda se nell'ottobre 2011 c'era davvero il pericolo di non poter pagare gli stipendi della Pubblica Amministrazione, il Professore replica tranchant: ''E' proprio cosi'''. Monti conferma quanto aveva detto in mattinata al Forum nazionale dei giovani riferendosi alle decisioni dell'Unione europea: ''8 miliardi di euro sono potenzialmente destinati per la lotta alla disoccupazione, 460mila giovani potrebbero beneficiare della riallocazione dei fondi, solo in Italia piu' di 128mila ragazzi, molti al sud''.   Intanto ieri sono proseguiti fino a sera i lavori della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Dopo il via libera alla riduzione da 630 a 508 dei deputati e da 315 a 254 dei senatori, si sono votati gli emendamenti che riducono l'eta' di elezione al Senato da 40 a 35 anni e introducono il potere del premier di chiedere la revoca dei ministri. Accantonati, invece, gli articoli piu' controversi: superamento del bicameralismo perfetto e sfiducia costruttiva.

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