ROMA. Renzo Bossi si difende dall'accusa di aver ricevuto una 'paghetta' mensile in contanti: "Non ho mai preso un euro", ha sostenuto il figlio del Senatur all'Agi, cui conferma di sentirsi "sereno", e di, confidare, "nella magistratura e soprattutto, con questo atto giudiziario, avro' finalmente la possibilita' di difendermi e di dimostrare a tutti la mia totale estraneita' rispetto alle accuse che mi verranno mosse". "Ho appena appreso - ha continuato - da alcuni siti d informazione le velate allusioni sul mio viaggio in Marocco.
Innanzitutto e' ora di finirla di inventare commenti di gente tanto per poter scrivere. Questo viaggio l'avevo organizzato diversi mesi fa, ma per motivi di lavoro e per impegni del movimento l'ho dovuto rimandare. Oggi che mi sono dimesso, posso concedermi tre giorni di vacanza con la mia compagna e i miei amici".