TARANTO. "Apprendiamo della volonta' da parte di Ilva di presentare ricorso contro la riapertura dell'Aia (Autorizzazione Integrata ambientale ndr) ed anticipiamo che la Regione si costituira' in giudizio contro tale ricorso". Lo afferma l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro, a proposito del ricorso preannunciato nei giorni scorsi dall'azienda siderurgica contro la decisione del Ministero di riaprire la procedura di una autorizzazione rilasciata poco meno di un anno fa.
"Il nostro impegno - aveva affermato l'azienda del gruppo Riva in una nota - e' finalizzato a completare il piu' velocemente possibile le prescrizioni dell'Aia entrate in vigore il 23.08.2011 e non a discutere il riesame che, a cosi' breve distanza di tempo, risulta del tutto illogico e privo di significato". "La Regione Puglia per prima - prosegue Nicastro - aveva chiesto, sulla scorta dei dati emersi dal monitoraggio diagnostico, l'apertura del riesame dell'Aia al Ministero dell'Ambiente".
"Per queste ragioni, ben consapevoli che l'azienda stia esercitando un proprio diritto - prosegue Nicastro - non possiamo che tutelare in tutte le sedi opportune le istanze relative alla salute dei cittadini e alla qualita' dell'ambiente, stigmatizzando un atteggiamento che appare oggi piu' che mai pretestuoso nella misura in cui tenta di sottrarsi al confronto tecnico, nelle sedi istituzionali, mentre si va delineando il piano di risanamento per l'area di Taranto. Auspico che tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per la propria competenza - conclude l'assessore - siano pronti ad ogni possibile azione per la tutela della cifra ambientale dell'area ionica".
"Il nostro impegno - aveva affermato l'azienda del gruppo Riva in una nota - e' finalizzato a completare il piu' velocemente possibile le prescrizioni dell'Aia entrate in vigore il 23.08.2011 e non a discutere il riesame che, a cosi' breve distanza di tempo, risulta del tutto illogico e privo di significato". "La Regione Puglia per prima - prosegue Nicastro - aveva chiesto, sulla scorta dei dati emersi dal monitoraggio diagnostico, l'apertura del riesame dell'Aia al Ministero dell'Ambiente".
"Per queste ragioni, ben consapevoli che l'azienda stia esercitando un proprio diritto - prosegue Nicastro - non possiamo che tutelare in tutte le sedi opportune le istanze relative alla salute dei cittadini e alla qualita' dell'ambiente, stigmatizzando un atteggiamento che appare oggi piu' che mai pretestuoso nella misura in cui tenta di sottrarsi al confronto tecnico, nelle sedi istituzionali, mentre si va delineando il piano di risanamento per l'area di Taranto. Auspico che tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per la propria competenza - conclude l'assessore - siano pronti ad ogni possibile azione per la tutela della cifra ambientale dell'area ionica".