BARI. “Nella mia ormai lunga esperienza di Consigliere regionale, non mi era mai capitato di assistere ad un furente ultimatum di qualsivoglia Presidente ad una libera ed importante associazione perché destituisca il proprio rappresentante, colpevole di avere espresso critiche all’indirizzo del governo regionale in carica.
Deve avere toccato un nervo scoperto, Angelo Bozzetto, se ha provocato una reazione tanto violenta, spropositata e contro-producente, al punto di elevarlo ad icona della resistenza pugliese al malgoverno vendoliano ed alla sua arroganza del potere.
A mia memoria in verità non mi era mai nemmeno capitato, avendo avuto anche l’onore di collaborare in diversi quadri politici con taluni di loro, di imbattermi in un Presidente del Consiglio regionale che svilisse il suo ruolo a quello di portavoce e di paladino indefesso del Presidente della Giunta, come è purtroppo accaduto anche in questo caso, quando semmai sarebbe stato opportuno un intervento in difesa della libertà d’opinione di un cittadino pugliese e dell’autonomia delle forze sociali. Quest’aria di censura e di regime in Puglia non l’abbiamo mai respirata. Ed è il più grave degli inquinamenti”. Così il Consigliere regionale PdL, Lucio Tarquinio.
A mia memoria in verità non mi era mai nemmeno capitato, avendo avuto anche l’onore di collaborare in diversi quadri politici con taluni di loro, di imbattermi in un Presidente del Consiglio regionale che svilisse il suo ruolo a quello di portavoce e di paladino indefesso del Presidente della Giunta, come è purtroppo accaduto anche in questo caso, quando semmai sarebbe stato opportuno un intervento in difesa della libertà d’opinione di un cittadino pugliese e dell’autonomia delle forze sociali. Quest’aria di censura e di regime in Puglia non l’abbiamo mai respirata. Ed è il più grave degli inquinamenti”. Così il Consigliere regionale PdL, Lucio Tarquinio.