BARI. “La democrazia ha bisogno di impegno, per costruire un Paese migliore e Moro è stato un esempio”: Lo ha detto il presidente Onofrio Introna, intervenendo a nome del Consiglio regionale della Puglia alla cerimonia, a Bari, in piazza Moro, organizzata come ogni anno dalla Federazione Centro studi Aldo Moro, nel 34° anniversario della morte dello statista pugliese.
Introna ha definito “una scelta di alto significato” quella del presidente Napolitano di “consacrare il 9 maggio al ricordo delle vittime del terrorismo e di quanti hanno sacrificato la vita al servizio della giustizia, fondamento della società democratica. Una data importante per i pugliesi: tutti ricordano quanto Moro abbia realizzato per la Puglia, il contributo offerto alla crescita dell'Università di Bari, che oggi porta il suo nome”. Il presidente del Consiglio regionale pugliese ha citato gli uomini della scorta, “onesti servitori dello Stato, caduti nell’agguato di via Fani, il 16 marzo 1978: due Carabinieri: il maresciallo Oreste Leonardi e l’appuntato Domenico Ricci, tre agenti dell’attuale Polizia di Stato: il vice brigadiere Francesco Zizzi, di Fasano, gli agenti Raffaele Iozzino e Giulio Rivera. Ha ricordato anche “il sacrificio di tante vittime del terrorismo, le vite recise da tante stragi, alcune tuttora senza un colpevole” ed ha associato al ricordo “i nostri giovani militari, molti pugliesi, caduti nelle missioni internazionali all’estero”.
E in “una giornata dedicata al senso del dovere – ha concluso il presidente Introna - guardiamo con apprensione ma anche con fiducia alla controversia giudiziaria che sta ingiustamente trattenendo in India due fucilieri della Marina Militare, pugliesi anche loro, i sottufficiali del San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che ci auguriamo di poter vedere quanto prima restituiti alle loro famiglie, alla loro regione e al loro servizio nell’Arma Navale”.
Introna ha definito “una scelta di alto significato” quella del presidente Napolitano di “consacrare il 9 maggio al ricordo delle vittime del terrorismo e di quanti hanno sacrificato la vita al servizio della giustizia, fondamento della società democratica. Una data importante per i pugliesi: tutti ricordano quanto Moro abbia realizzato per la Puglia, il contributo offerto alla crescita dell'Università di Bari, che oggi porta il suo nome”. Il presidente del Consiglio regionale pugliese ha citato gli uomini della scorta, “onesti servitori dello Stato, caduti nell’agguato di via Fani, il 16 marzo 1978: due Carabinieri: il maresciallo Oreste Leonardi e l’appuntato Domenico Ricci, tre agenti dell’attuale Polizia di Stato: il vice brigadiere Francesco Zizzi, di Fasano, gli agenti Raffaele Iozzino e Giulio Rivera. Ha ricordato anche “il sacrificio di tante vittime del terrorismo, le vite recise da tante stragi, alcune tuttora senza un colpevole” ed ha associato al ricordo “i nostri giovani militari, molti pugliesi, caduti nelle missioni internazionali all’estero”.
E in “una giornata dedicata al senso del dovere – ha concluso il presidente Introna - guardiamo con apprensione ma anche con fiducia alla controversia giudiziaria che sta ingiustamente trattenendo in India due fucilieri della Marina Militare, pugliesi anche loro, i sottufficiali del San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che ci auguriamo di poter vedere quanto prima restituiti alle loro famiglie, alla loro regione e al loro servizio nell’Arma Navale”.
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