BRINDISI. Per non dimenticare Melissa e per gridare al mondo 'Io non ho paura'. Per questo domani, ad una settimana dall'attentato, gli studenti di Brindisi e di tutta Italia si ritroveranno insieme, uniti contro il dolore per la morte di Melissa. 'Io non ho paura, per Melissa e per il nostro futuro' e' l'appello della manifestazione nazionale promossa dagli studenti e studentesse dell'Istituto Morvillo di Brindisi con l'adesione di decine di associazioni, tra le quali Libera, Rete della Conoscenza, Cgil, Arci. Circa 30 gli autobus che arriveranno da tutta Italia per pretendere verita', difendere la scuola, lottare per il futuro, riferisce una nota delle associazioni.
"Non si puo' morire entrando a scuola. Queste parole continuano a rimbalzare nella testa di ciascuno di noi nelle ultime ore. Finora nessuno si era mai permesso di toccare la scuola - si legge nell'appello che promuove la manifestazione nazionale di domani - in questo modo, con un atto che oltre ad essere assassino e criminale e' vigliacco e vergognoso. Colpire la scuola vuol dire colpire il futuro di un paese, la speranza di costruirne uno migliore. Colpire la scuola vuol dire colpire la democrazia, soprattutto in un territorio come il nostro, in cui da anni lottiamo contro le Mafie e ci scontriamo contro l'assenza di lavoro, in un territorio in piena crisi ambientale. Le scuole, soprattutto nella nostra terra, rappresentano uno dei pochi luoghi collettivi e di partecipazione. Hanno spezzato i sogni di Melissa ma non spezzeranno mai i nostri".
"I sogni di Melissa diventeranno anche nostri. In questi giorni in tutta Italia si e' parlato di Brindisi e delle nostre scuole, degli studenti brindisini e della paura di tornare a scuola, dopo il 19 maggio. La paura non puo' essere una risposta alla morte di Melissa, la paura non puo' essere uno strumento di controllo di un territorio e di un paese stesso.Non si puo' parlare di Brindisi solo quando scoppiano le bombe. Dobbiamo scendere in piazza - prosegue l'appello - non solo per semplice solidarieta', ma perche' tutta l'Italia non deve dimenticare quello che e' successo, che vive dentro un contesto sociale caratterizzato da una cultura violenta e individualista, dall'assenza di politiche di tutela del territorio, dai tagli alla scuola, dalla precarieta' dilagante che attanaglia le vite e il futuro della nostra generazione".