BRINDISI. Sarebbe proprio lui il carnefice. L'ipotesi degli inquirenti è che l'uomo ripreso dalla videocamera posizionata su un chioschetto, in corrispondenza con l'orario dell'attentato, "mentre sembra intento ad azionare un telecomando" sia "la stessa persona che ha provocato l'esplosione, in quanto, nella sequenza, le immagini consentono di percepire prima un tremolio e subito dopo una nube di fumo". A confermarlo, nella sua informativa alla Camera, e' il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri. Nel filmato, ricorda il titolare del Viminale, "il soggetto si defilava, infine, dietro il chioschetto per poi dirigersi verso una via adiacente, scomparendo dall'inquadratura delle telecamere". Sono in corso "ulteriori e intense attivita' d'indagine, con il supporto del patrimonio informativo delle banche dati delle forze di polizia, per l'individuazione del soggetto e anche per comprendere se abbia avuto dei complici".
Nuovi rilievi tecnici sono stati eseguiti dagli esperti incaricati dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce per le indagini sulla strage all'Istituto professionale Morvillo-Falcone.
Secondo indiscrezioni gli esperti starebbero cercando eventuali altri indizi o tracce di Dna che potrebbero far risalire ai responsabili dell'attentato. Intanto anche nella nottata sarebbero state sentite altre persone, in particolare residenti nelle vicinanze dell'Istituto professionale che potrebbero aver notato nelle ore precedenti la strage qualcosa di anomalo. Ieri erano state ascoltate in Questura numerose persone, almeno una decina e stamane sarebbero state eseguite anche delle perquisizioni.
IL MINISTRO: NESSUNA PISTA ESCLUSA - “La più ferma condanna per il vile, barbaro e inaudito atto di criminalità di Brindisi. Per la prima volta in Italia sono stati colpiti dei giovani studenti. La risposta del Paese è stata forte, corale e unitaria“. Così il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri intervenendo nell’Aula di Montecitorio per l’informativa urgente del Governo sull’attentato di Brindisi, avvenuto lo scorso sabato.
“Alle 7:45 di sabato 19 maggio si verificava l’esplosione lungo il perimetro esterno della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Dai primi rilievi svolti risulta che l’ordigno era stato realizzato con bombole di gas collocato sul luogo dell’esplosione sin dalle prime ore della mattina del 19 maggio. L’analisi dei filmati della telecamera posizionata su un chioschetto - spiega il ministro - permetteva di individuare distintamente un uomo che azionava un telecomando. Sono in corso intense attività di indagini. Al momento vengono scrupolosamente vagliate tutte le spinte direttrici e nessuna pista viene esclusa. Indipendentemente dall’accertamento dell’effettiva matrice non v’è dubbio che l’attentato di brindisi possa prestarsi ad una lettura in chiave terroristica. E’ precisamente per questa ragione che è stata incardinata un’inchiesta per delitto di strage. Nel corso del vertice presso la prefettura di Brindisi è stato deciso di dar vita un modello di controllo di territorio come a Caserta”.
Buone notizie intanto per Veronica, la ragazza gravemente ferita nell’attentato alla scuola Morvillo Falcone, sveglia da ieri e che sta collaborando con gli inquirenti.
+ IL VIDEO / Cancellieri, nessuna pista esclusa
+ Cancellieri: per ora nessun indagato
+ Grasso: tutte le ipotesi al vaglio
+ Il procuratore di Lecce: nessuna novità
+ "E' stato un incubo, non c'entro con la bomba"
+ Il fidanzatino di Melissa: studierò per dare un senso alla sua morte
+ Ostuni: ieri sera fiaccolata in memoria di Melissa di A. Nardelli
+ Vendola: a Mesagne la Puglia che reagisce
+ Condizioni stazionarie per Veronica
+ Corte studenti raggiunge scuola Melissa
+ Studenti Morvillo lanciano mobilitazione nazionale
+ Proseguono rilievi scientifica dinanzi scuola
+ Tensione dinanzi questura Brindisi: auto polizia presa a calci. "Pensavamo ci fosse killer"
+ Applausi e tante lacrime a passaggio feretro
+ Monti: grande dolore ma voglia di reagire
+ Interventi di Ferrarese, Scoditti e Consales
+ Mons. Talucci: ci stringiamo attorno a feriti
+ A funerali Melissa presenti Monti e Fini
+ Veronica vigile e respira quotidianamente
+ Grasso: con immagini avevamo grosso vantaggio
+ Severino: non escludiamo nulla, non ho certezze
+ Nasce a Casamassima Istituto Alberghiero M. Bassi
+ Vendola: 200 mila euro a famiglia
+ Il procuratore: video pubblicato può danneggiarci
+ Minuto di silenzio in tribunali baresi
+ "Forse persona in guerra con il mondo"
+ Vendola a Mesagne: elaborare lutto generazionale
+ "Si vede attentatore che preme tasto telecomando"
+ Papa: vile e brutale violenza
+ Interrogati due sospettati. Consales, convinto sin dall'inizio criminalità non aveva ruolo
+ Profumo: non credo a scuola militarizzata. Domani in aula in tutta Italia
+ Da domani psicologi a scuola
+ Gatto di casa cerca Melissa
+ Schifani: Stato assicurerà giustizia barbari omicidi
+ Pisanu: atto di terrore
+ Introna: tragedia di Brindisi senza precedenti
Nella ricostruzione degli inquirenti emergono anche altri punti che non sono secondari e che hanno fatto virare le indagini verso le piste dell'atto eversivo o del gesto del solitario spinto da un movente personale. Di certo tutti gli elementi finora utili sono davanti alla scuola in via Galanti.
IL DETONATORE - L'ordigno e' stato realizzato con tre bombole di gas unite da fili elettrici. Secondo gli inquirenti era ad alto potenziale e quindi chi l'ha realizzato sapeva benissimo di poter uccidere, anzi era proprio questa la volonta'. Sul detonatore il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli, ha dichiarato che il congegno e' stato attivato a distanza con un telecomando. Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di un congegno di tipo volumetrico che fa partire l'esplosione quando un sensore rileva che una persona si avvicina. Pertanto l'ordigno e' esploso proprio al momento del passaggio delle studentesse di Mesagne che sono le prime ad arrivare intorno alle 7.45. E' da capire se era questa l'intenzione dell'attentatore oppure se aspettava che la zona fosse piu' affollata di studenti, intorno alle 8.
IL CASSONETTO BLU - Da molte testimonianze emerge con chiarezza che il cassonetto blu della raccolta differenziata della carta dove era nascosto l'ordigno, davanti al muretto della scuola, non era al solito posto. E' stato spostato appositamente, presumibilmente nella notte o poco prima dell'attentato. La sua ubicazione solita e' piu' distante. Questo elemento induce a pensare ad una conoscenza dei luoghi e quindi ad una pista locale.
LA COLLOCAZIONE DEL'ORDIGNO - Per entrare a scuola le studentesse di Mesagne devono necessariamente passare davanti al muretto dove e' stato collocato il cassonetto blu. Le ragazze, infatti, arrivano con il pullman che le lascia a meta' strada tra la scuola ed il Tribunale. Per arrivare al cancello le ragazze devono costeggiare il muretto che si trova all'inizio di via Galanti. Per questo elemento si e' pensato anche ad un atto deliberato verso le ragazze e si e' parlato di movente personale ma gli inquirenti non credono a vendette di tipo passionale.
L'AMBULANTE - Nel tam-tam della rete si e' parlato molto della presenza del camioncino di un venditore ambulante di frutta che staziona regolarmente nei pressi del luogo in cui e' avvenuta l'esplosione. Proprio ieri, pero', non c'era. La "leggenda metropolitana" e' giunta anche agli inquirenti che pero' escludono che l'attentato fosse rivolto verso il commerciante ambulante perche' un ordigno ad alto potenziale come quello esploso ieri inevitabilmente avrebbe colpito piu' persone, come infatti e' avvenuto. Inoltre l'ambulante potrebbe essersi spostato da li' perche' e' stato piu' volte multato dalla polizia locale.
LE TELECAMERE - Le telecamere sono un valido aiuto investigativo. L'istituto "Morvillo-Falcone" e' ubicato in periferia, in via Galanti 1, non lontano dal Tribunale. Nella zona c'e' anche un'altra scuola. Ci sono quindi diverse telecamere sia presso gli edifici pubblici che presso esercizi commerciali e proprio quelli privati sono quelli che starebbero fornendo buoni spunti investigativi.
CANCELLIERI: DECISO FOCUS SU SALENTO - Un 'focus' sul territorio che comprende le tre province - Brindisi, Taranto e Lecce: lo ha annunciato il ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri, nella conferenza stampa dopo la riunione col ministro Paola Severino e con magistrati e forze dell'ordine, tenuta in prefettura a Brindisi. Nell'incontro - ha detto - si e' definito un modello di attivita' investigativa per Brindisi, Lecce e Taranto, ''un focus sulle tre province'', col coordinamento della direzione distrettuale antimafia.
Nuovi rilievi tecnici sono stati eseguiti dagli esperti incaricati dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce per le indagini sulla strage all'Istituto professionale Morvillo-Falcone.
Secondo indiscrezioni gli esperti starebbero cercando eventuali altri indizi o tracce di Dna che potrebbero far risalire ai responsabili dell'attentato. Intanto anche nella nottata sarebbero state sentite altre persone, in particolare residenti nelle vicinanze dell'Istituto professionale che potrebbero aver notato nelle ore precedenti la strage qualcosa di anomalo. Ieri erano state ascoltate in Questura numerose persone, almeno una decina e stamane sarebbero state eseguite anche delle perquisizioni.
Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri |
“Alle 7:45 di sabato 19 maggio si verificava l’esplosione lungo il perimetro esterno della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Dai primi rilievi svolti risulta che l’ordigno era stato realizzato con bombole di gas collocato sul luogo dell’esplosione sin dalle prime ore della mattina del 19 maggio. L’analisi dei filmati della telecamera posizionata su un chioschetto - spiega il ministro - permetteva di individuare distintamente un uomo che azionava un telecomando. Sono in corso intense attività di indagini. Al momento vengono scrupolosamente vagliate tutte le spinte direttrici e nessuna pista viene esclusa. Indipendentemente dall’accertamento dell’effettiva matrice non v’è dubbio che l’attentato di brindisi possa prestarsi ad una lettura in chiave terroristica. E’ precisamente per questa ragione che è stata incardinata un’inchiesta per delitto di strage. Nel corso del vertice presso la prefettura di Brindisi è stato deciso di dar vita un modello di controllo di territorio come a Caserta”.
Buone notizie intanto per Veronica, la ragazza gravemente ferita nell’attentato alla scuola Morvillo Falcone, sveglia da ieri e che sta collaborando con gli inquirenti.
+ IL VIDEO / Cancellieri, nessuna pista esclusa
+ Cancellieri: per ora nessun indagato
+ Grasso: tutte le ipotesi al vaglio
+ Il procuratore di Lecce: nessuna novità
+ "E' stato un incubo, non c'entro con la bomba"
+ Il fidanzatino di Melissa: studierò per dare un senso alla sua morte
+ Ostuni: ieri sera fiaccolata in memoria di Melissa di A. Nardelli
+ Vendola: a Mesagne la Puglia che reagisce
+ Condizioni stazionarie per Veronica
+ Corte studenti raggiunge scuola Melissa
+ Studenti Morvillo lanciano mobilitazione nazionale
+ Proseguono rilievi scientifica dinanzi scuola
+ Tensione dinanzi questura Brindisi: auto polizia presa a calci. "Pensavamo ci fosse killer"
+ Applausi e tante lacrime a passaggio feretro
+ Monti: grande dolore ma voglia di reagire
+ Interventi di Ferrarese, Scoditti e Consales
+ Mons. Talucci: ci stringiamo attorno a feriti
+ A funerali Melissa presenti Monti e Fini
+ Veronica vigile e respira quotidianamente
+ Grasso: con immagini avevamo grosso vantaggio
+ Severino: non escludiamo nulla, non ho certezze
+ Nasce a Casamassima Istituto Alberghiero M. Bassi
+ Vendola: 200 mila euro a famiglia
+ Il procuratore: video pubblicato può danneggiarci
+ Minuto di silenzio in tribunali baresi
+ "Forse persona in guerra con il mondo"
+ Vendola a Mesagne: elaborare lutto generazionale
+ "Si vede attentatore che preme tasto telecomando"
+ Papa: vile e brutale violenza
+ Interrogati due sospettati. Consales, convinto sin dall'inizio criminalità non aveva ruolo
+ Profumo: non credo a scuola militarizzata. Domani in aula in tutta Italia
+ Da domani psicologi a scuola
+ Gatto di casa cerca Melissa
+ Schifani: Stato assicurerà giustizia barbari omicidi
+ Pisanu: atto di terrore
+ Introna: tragedia di Brindisi senza precedenti
Nella ricostruzione degli inquirenti emergono anche altri punti che non sono secondari e che hanno fatto virare le indagini verso le piste dell'atto eversivo o del gesto del solitario spinto da un movente personale. Di certo tutti gli elementi finora utili sono davanti alla scuola in via Galanti.
IL DETONATORE - L'ordigno e' stato realizzato con tre bombole di gas unite da fili elettrici. Secondo gli inquirenti era ad alto potenziale e quindi chi l'ha realizzato sapeva benissimo di poter uccidere, anzi era proprio questa la volonta'. Sul detonatore il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli, ha dichiarato che il congegno e' stato attivato a distanza con un telecomando. Secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi di un congegno di tipo volumetrico che fa partire l'esplosione quando un sensore rileva che una persona si avvicina. Pertanto l'ordigno e' esploso proprio al momento del passaggio delle studentesse di Mesagne che sono le prime ad arrivare intorno alle 7.45. E' da capire se era questa l'intenzione dell'attentatore oppure se aspettava che la zona fosse piu' affollata di studenti, intorno alle 8.
IL CASSONETTO BLU - Da molte testimonianze emerge con chiarezza che il cassonetto blu della raccolta differenziata della carta dove era nascosto l'ordigno, davanti al muretto della scuola, non era al solito posto. E' stato spostato appositamente, presumibilmente nella notte o poco prima dell'attentato. La sua ubicazione solita e' piu' distante. Questo elemento induce a pensare ad una conoscenza dei luoghi e quindi ad una pista locale.
LA COLLOCAZIONE DEL'ORDIGNO - Per entrare a scuola le studentesse di Mesagne devono necessariamente passare davanti al muretto dove e' stato collocato il cassonetto blu. Le ragazze, infatti, arrivano con il pullman che le lascia a meta' strada tra la scuola ed il Tribunale. Per arrivare al cancello le ragazze devono costeggiare il muretto che si trova all'inizio di via Galanti. Per questo elemento si e' pensato anche ad un atto deliberato verso le ragazze e si e' parlato di movente personale ma gli inquirenti non credono a vendette di tipo passionale.
L'AMBULANTE - Nel tam-tam della rete si e' parlato molto della presenza del camioncino di un venditore ambulante di frutta che staziona regolarmente nei pressi del luogo in cui e' avvenuta l'esplosione. Proprio ieri, pero', non c'era. La "leggenda metropolitana" e' giunta anche agli inquirenti che pero' escludono che l'attentato fosse rivolto verso il commerciante ambulante perche' un ordigno ad alto potenziale come quello esploso ieri inevitabilmente avrebbe colpito piu' persone, come infatti e' avvenuto. Inoltre l'ambulante potrebbe essersi spostato da li' perche' e' stato piu' volte multato dalla polizia locale.
LE TELECAMERE - Le telecamere sono un valido aiuto investigativo. L'istituto "Morvillo-Falcone" e' ubicato in periferia, in via Galanti 1, non lontano dal Tribunale. Nella zona c'e' anche un'altra scuola. Ci sono quindi diverse telecamere sia presso gli edifici pubblici che presso esercizi commerciali e proprio quelli privati sono quelli che starebbero fornendo buoni spunti investigativi.
CANCELLIERI: DECISO FOCUS SU SALENTO - Un 'focus' sul territorio che comprende le tre province - Brindisi, Taranto e Lecce: lo ha annunciato il ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri, nella conferenza stampa dopo la riunione col ministro Paola Severino e con magistrati e forze dell'ordine, tenuta in prefettura a Brindisi. Nell'incontro - ha detto - si e' definito un modello di attivita' investigativa per Brindisi, Lecce e Taranto, ''un focus sulle tre province'', col coordinamento della direzione distrettuale antimafia.
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