di Luigi Laguaragnella. Nella sala Murat in piazza del Ferrarese nel giorno della festa dei lavoratori è stata inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Lavori in-fermo” le cui opere rimarranno esposte fino a domenica 6 maggio.
L’idea della mostra, che permette a giovani artisti pugliesi di comunicare e mostrare il loro talento, è dell’associazione culturale Agorà mediterranea in collaborazione con le Accademie delle belle arti di Bari, Lecce e Foggia.
Il lavoro, con tutte le attuali sfumature della precarietà e della disoccupazione giovanile, è il tema principale di “Lavori in-fermo”. In-fermo sta a significare lo stato di immobilità in cui è affossato il lavoro soprattutto tra le giovani generazioni, ma rimanda anche al tema della sicurezza nel posto di lavori. E gli ultimi incidenti sul lavoro nel nostro paese lasciano un ampio spazio di riflessione. Anche se ammirando le opere esposte i punti di vista della parola “in-fermo” sono plurimi.
L’Agorà mediterranea riesce sempre a lanciare, attraverso il messaggio dell’arte figurativa (lo scorso anno la mostra di quadri era incentrata sul nucleare sulla scia degli incidenti di Fukushima), tematiche estremamente attuali e quello appena inaugurato permette ai giovani di interpretare una problematica che colpisce soprattutto … i giovani! Maurizio Ferrandino, presidente uscente dell’Agorà mediterranea, ha inaugurato la mostra alla presenza di un numeroso pubblico. Con orgoglio ha espresso l’apprezzamento dell’impegno per la diffusione dell’arte nella città in cui l’associazione è impegnata da anni. Ha accennato al grande sforzo che compiono numerosi gruppi anche a livello volontario e associazionistico (come Pugliarte, che si sta affermando nell’ambito della storia, dell’architettura) per far conoscere le bellezze delle eccellenze e della storia barese e perciò ha richiamato all’importanza di un’ipotetica Federazioni di associazioni culturali. Inoltre Ferrandino, nel suo breve discorso, ha parlato degli spazi cittadini, come quelli per la mostra “Lavori in-fermo”, che rappresentano reali luoghi di aggregazione e scambio di conoscenze. E soprattutto per l’allestimento di una galleria artistica è fondamentale garantire veri e propri spazi fisici. Ne trarrebbe vantaggio la visibilità di molti giovani. Attraverso di essi è possibile “portare le opere dove ci sono le persone”. Successivamente la curatrice della mostra Rosa Anna Pucciarelli ha descritto brevemente “Lavori in-fermo”. Un lavoro di sinergia della Accademie delle belle arti pugliesi, composto da 25 opere selezionate con un bando pubblico. Si tratta di opere realizzate da giovani studenti che attraverso il linguaggio dell’arte hanno espresso la loro personale visione sul tema lavorativo.
All’inaugurazione, cui era presente anche il direttore dell’accademia delle Belle arti di Bari, Pasquale Bellini, hanno partecipato anche Vito Labarile, consigliere del sindaco Emiliano (assente a causa del ritorno dal viaggio in Libano) per l’arte Contemporanea e Gianluca Paparesta, assessore al Marketing Territoriale. Labarile ha affermato la centralità dell’arte per una città e Bari è lieta di unire storia, tradizione e contemporaneità . Conferma l’aumento queste iniziative cittadine che permettono di continuare verso l’obiettivo di creare un sistema culturale per cui l’amministrazione si sta sforzando di realizzare. Subito dopo l’assessore Paparesta, riportando i saluti del sindaco, ha sottolineato l’impegno dell’Agorà mediterranea che con continuità a caparbietà promuove l’arte e la cultura. Si è complimentato per la qualità delle opere, ricordando che alcuni quadri della mostra dello scorso anno, hanno riscosso un bel successo anche fuori regione, addirittura in Russia.
Paparesta ha parlato dei soggetti di volontariato che permettono una valorizzazione del territorio soprattutto durante questo periodo duro. E’ proprio la loro passione che permette di realizzare delle ambizioni. Con il loro contributo Bari potrà certamente migliorare e accogliere e far conoscere i suoi monumenti ai turisti e crocieristi giungono numerosi nel capoluogo. La mostra “Lavori in-fermo” espone al pubblico che potrà votare l’opera che preferisce. Domenica 6 maggio, infatti, è prevista la premiazione con due premi in denaro, attraverso il parere di una giuria e appunto le votazioni dei visitatori. Un modo di partecipare attivo e che riempie i giovani artisti di un sano entusiasmo.
La mostra sarà anche l’occasione, durante la settimana di creare dibattiti e seminari circa l’arte e l’impresa, la riforma del lavoro, la storia e l’arte con l’intervento di personalità del mondo accademico, politico, artistico e giornalistico. Ma soprattutto per “Lavori in-fermo” si apprezzi il “lavoro” degli artisti. Per rispetto di ognuno è preferibile non segnalare alcuna opera perché tutte meritano di essere visitate. Vedere per credere.
Il lavoro, con tutte le attuali sfumature della precarietà e della disoccupazione giovanile, è il tema principale di “Lavori in-fermo”. In-fermo sta a significare lo stato di immobilità in cui è affossato il lavoro soprattutto tra le giovani generazioni, ma rimanda anche al tema della sicurezza nel posto di lavori. E gli ultimi incidenti sul lavoro nel nostro paese lasciano un ampio spazio di riflessione. Anche se ammirando le opere esposte i punti di vista della parola “in-fermo” sono plurimi.
L’Agorà mediterranea riesce sempre a lanciare, attraverso il messaggio dell’arte figurativa (lo scorso anno la mostra di quadri era incentrata sul nucleare sulla scia degli incidenti di Fukushima), tematiche estremamente attuali e quello appena inaugurato permette ai giovani di interpretare una problematica che colpisce soprattutto … i giovani! Maurizio Ferrandino, presidente uscente dell’Agorà mediterranea, ha inaugurato la mostra alla presenza di un numeroso pubblico. Con orgoglio ha espresso l’apprezzamento dell’impegno per la diffusione dell’arte nella città in cui l’associazione è impegnata da anni. Ha accennato al grande sforzo che compiono numerosi gruppi anche a livello volontario e associazionistico (come Pugliarte, che si sta affermando nell’ambito della storia, dell’architettura) per far conoscere le bellezze delle eccellenze e della storia barese e perciò ha richiamato all’importanza di un’ipotetica Federazioni di associazioni culturali. Inoltre Ferrandino, nel suo breve discorso, ha parlato degli spazi cittadini, come quelli per la mostra “Lavori in-fermo”, che rappresentano reali luoghi di aggregazione e scambio di conoscenze. E soprattutto per l’allestimento di una galleria artistica è fondamentale garantire veri e propri spazi fisici. Ne trarrebbe vantaggio la visibilità di molti giovani. Attraverso di essi è possibile “portare le opere dove ci sono le persone”. Successivamente la curatrice della mostra Rosa Anna Pucciarelli ha descritto brevemente “Lavori in-fermo”. Un lavoro di sinergia della Accademie delle belle arti pugliesi, composto da 25 opere selezionate con un bando pubblico. Si tratta di opere realizzate da giovani studenti che attraverso il linguaggio dell’arte hanno espresso la loro personale visione sul tema lavorativo.
All’inaugurazione, cui era presente anche il direttore dell’accademia delle Belle arti di Bari, Pasquale Bellini, hanno partecipato anche Vito Labarile, consigliere del sindaco Emiliano (assente a causa del ritorno dal viaggio in Libano) per l’arte Contemporanea e Gianluca Paparesta, assessore al Marketing Territoriale. Labarile ha affermato la centralità dell’arte per una città e Bari è lieta di unire storia, tradizione e contemporaneità . Conferma l’aumento queste iniziative cittadine che permettono di continuare verso l’obiettivo di creare un sistema culturale per cui l’amministrazione si sta sforzando di realizzare. Subito dopo l’assessore Paparesta, riportando i saluti del sindaco, ha sottolineato l’impegno dell’Agorà mediterranea che con continuità a caparbietà promuove l’arte e la cultura. Si è complimentato per la qualità delle opere, ricordando che alcuni quadri della mostra dello scorso anno, hanno riscosso un bel successo anche fuori regione, addirittura in Russia.
Paparesta ha parlato dei soggetti di volontariato che permettono una valorizzazione del territorio soprattutto durante questo periodo duro. E’ proprio la loro passione che permette di realizzare delle ambizioni. Con il loro contributo Bari potrà certamente migliorare e accogliere e far conoscere i suoi monumenti ai turisti e crocieristi giungono numerosi nel capoluogo. La mostra “Lavori in-fermo” espone al pubblico che potrà votare l’opera che preferisce. Domenica 6 maggio, infatti, è prevista la premiazione con due premi in denaro, attraverso il parere di una giuria e appunto le votazioni dei visitatori. Un modo di partecipare attivo e che riempie i giovani artisti di un sano entusiasmo.
La mostra sarà anche l’occasione, durante la settimana di creare dibattiti e seminari circa l’arte e l’impresa, la riforma del lavoro, la storia e l’arte con l’intervento di personalità del mondo accademico, politico, artistico e giornalistico. Ma soprattutto per “Lavori in-fermo” si apprezzi il “lavoro” degli artisti. Per rispetto di ognuno è preferibile non segnalare alcuna opera perché tutte meritano di essere visitate. Vedere per credere.