“L’Intervista di…Agata Reale”: una chiacchierata con la ballerina finalista della sesta edizione di “Amici”

di Nicola Ricchitelli. Pensi a lei ed inevitabilmente pensi al suo “collo del piede” – anche se nell’intervista non ne faremo mai cenno per dare spazio a cose più importanti – stiamo parlando della ballerina siciliana Agata Reale, finalista alla sesta edizione di “Amici”. Ma di non solo “Amici” visse la ballerina siciliana. Infatti, dopo l’esperienza nella scuola più famosa d’Italia, per la Reale si è alzato il sipario sul teatro – protagonista in un musical scritto da Maurizio Costanzo – e le porte della televisione – con la Toffanin, Agata ha ricoperto il ruolo di inviata mentre su Sky vestì i panni della conduttrice – non disdegnando alcuni scatti per la moda.

 D: Ospite quest’oggi della rubrica “L’Intervista”, Agata Reale, finalista della sesta edizione del noto talent “Amici” condotto da Maria De filippi. Agata, fino a qualche tempo ti abbiamo visto vestire i panni della conduttrice, a che punto è la tua carriera artistica?
R:«La mia carriera artistica fortunatamente non si è fermata, anche se i sacrifici da fare sono tanti,sembra tutto molto semplice ma purtroppo non è così. Dopo la meravigliosa esperienza ad Amici non mi aspettavo d’ intraprendere un lavoro fino a qualche anno fa a me sconosciuto, ho sempre studiato danza e credevo fosse la mia unica strada; fortunatamente dopo il programma, cominciando dalle serate, mi sono accorta che oltre alla danza c’era altro… e così un po’ per scherzo, un po’ per esigenze di spettacolo, ho iniziato a intraprendere la strada della conduzione; ma la vera certezza l’ho avuta solo dopo il Musical di Costanzo; è stato lì che ho capito che solo la Danza non mi bastava più, volevo essere completa. Non sono una che si accontenta, anzi, sono la prima critica di me stessa e nonostante la bellissima opportunità che ho avuto dalla bravissima Silvia Toffanin in “Verissimo” in veste di Inviata, ho capito che non potevo improvvisare nulla, così ho studiato e continuo a studiare tanto, dalla danza, al canto alla recitazione… Oggi devo dire che inizio a cogliere già dei frutti… Dalla conduzione al programma Sky a diverse manifestazioni molto importanti come al Miff Awards a Milano dove mi sono trovata come pubblico personaggi che hanno fatto la tv, da D. Mengacci , P. Rossetti, a G.Tognazzi e tanti altri. Adesso sono a Sanremo dove condurrò un festival per l’Unicef. Non sono solo belle soddisfazioni per me, non so se sono brava nell’esprimere quello che sento, ma quello che faccio mi fa sentire viva!».
 D: Partiamo da dove tutto ha avuto inizio: la scuola di “Amici”. Quali i ricordi che ti affiorano alla mente ripercorrendo i giorni vissuti nella scuola?
R:«Prometto di essere meno logorroica di prima. Sono tantissimi i ricordi; sembra sia stato ieri, invece son passati ben 5 anni. Sono tanti i ricordi, potrei stare ore a raccontarli! Sicuramente è stata una delle esperienze più belle e forti della mia vita… Il ricordo più bello? Tutti i miei fans, (che ringrazierò sempre) il rapporto instaurato con Maria De Filippi e Luca Zanforlin. Lì lavorano delle persone meravigliose tutte quante veramente; dagli autori, ai produttori, fonici, costumisti…Un team perfetto che diventa dopo pochissimi giorni una gran bella famiglia. Ma Luca in assoluto è stato per me il mio sostegno, il mio pilastro, la mia forza, a lui bastava guardarmi negli occhi per capire ciò che mi passava per la testa, una persona meravigliosa come poche nella mia vita! Maria una donna dal cuore immenso grandissima professionista e nonostante la mia timidezza nei suoi confronti, i momenti più belli erano i suoi discorsi, quando ci veniva a trovare in casetta e alle prove! Poi in assoluto il mio esame di sbarramento voluto da me a tutti i costi! Qualcuno mi suggerisce… la Celentano? La Celentano… ops, meglio non ricordare».
D: Agata, che ruolo ha ricoperto la danza nella tua vita?
R:«E’ stata tutta la mia vita. Solo chi c’è dentro può capire cos’è la danza, l’emozioni che ti dà ! Ho costruito tutto sulla danza. Ho iniziato a 5 anni perché mi piacevano i balletti classici in tv, e così mia madre decise di iscrivermi; all’inizio era un gioco, poi crescendo tutto è cambiato a 15 anni ho dovuto fare una delle scelte più importanti della mia vita per la Danza, ho dovuto lasciare la mia amata Sicilia, la mia famiglia, i miei amici e trasferirmi al Nord, è difficile a quell’età trovarsi da soli. Ero io e la mia danza!Tante rinunce, tanti pianti…Ma poi sali sul Palcoscenico ed improvvisamente dimentichi tutto».
D: In cosa è cambiata la scuola di “Amici” dall’edizione dove hai preso parte tu ad oggi?
R:«E’ cambiato il format. Prima dovevi fare tutte le discipline, dal ballo al canto alla recitazione e il mio anno anche Ginnastica artistica! Le opportunità sono cambiate, come tutti i programmi anche questo cresce e arrivano tante opportunità in più. E poi dallo scorso anno le categorie canto-ballo sono divise quindi 2 vincitori!!! Lo sai che a pensarci bene sarei stata la prima classificata in danza?». D: In un'intervista rilasciata qualche tempo fa, hai dichiarato circa alcuni problemi fisici che stavano dividendo te e la danza. Cosa ci puoi dire a tal proposito?
R:«Ho dovuto e devo sopportare e soffrire in silenzio…Purtroppo alla salute non si comanda! E’ un problema che porto dietro da anni anche prima di Amici, ma stringo i denti…Nessuno si è mai accorto di niente…Solo i medici, la mia famiglia ed io che devo sopportare il dolore in silenzio! Si va avanti e noi danzatori sappiamo sopportare il dolore! Sono anni che tengo dentro tutto questo, soprattutto ad Amici non ne ho mai voluto parlare perché volevo che la gente vedesse quello che sapevo fare senza influenzarla! Sono stata costretta a fermarmi per 2 anni prima di fare il programma! Diciamo che Amici è stata la mia Vittoria più grande…Avevo smesso di ballare e per affrontare i provini ho iniziato nuovamente a mettermi alla sbarra! Ci convivo da anni… Molti mi hanno chiesto cosa fosse ma ho sempre preferito non parlarne non voglio che questo possa essere visto da tutti come vittimismo o demagogia professionale».
D: Agata, alla partecipazione alla scuola di “Amici” era legato soprattutto il sogno di poter aprire una scuola di danza. A che punto è questo tuo progetto di vita?
R:«Diciamo che il mio progetto è un pò cambiato. Dal 2011 faccio la direttrice artistica in una Agenzia di moda e spettacolo in Sicilia. Sono stata contattata da alcune persone, che hanno creduto in me da subito, e mi hanno proposto di curargli la parte artistica, creare ed innovare gli spettacoli, scoprire talenti, e seguire i giovani emergenti artisti in questo “travagliato” cammino».
D: Si faceva cenno, poc'anzi, alle tue esperienze di conduttrice, tra le ultime proprio a Sky – “Sms” – ma non solo, si ricorda la tua presenza a “Verissimo”. Come hai vissuto queste esperienze? Avresti mai immaginato che saresti riuscito in queste vesti?
R:«No, in realtà non mi aspettavo nulla e non immaginavo niente di tutto ciò sono delle esperienze meravigliose. Verissimo è stata la prima esperienza televisiva da “non ballerina”… avevo tanta paura di non essere all’altezza, di non farcela».
D: Agata, sempre più spesso sei comparsa nello schermo con il tuo cane. Qual è il tuo rapporto con gli animali?
R:«Meraviglioso… Adoro gli animali soprattutto i cani credo che in alcuni casi siano meglio delle persone! Il mio cane Budino è stato per me un sostegno…il mio migliore amico!».
D: C’è un programma in particolare che ti piacerebbe condurre?
R:«Uno? Amo la conduzione. Sicuramente mi piacerebbe condurre un programma dove oltre la conduzione potrei anche ballare e cantare. Abbiamo tanti programmi belli, inutile fare nomi, alcuni rimarranno sempre dei sogni…».
D: Agata, da “Amici” in poi, oltre alle vesti di conduttrice, hai lavorato nel teatro, nella mondo della moda e si può annoverare anche la tua presenza nel cinema – “Le ultime 56 ore” regia di Claudio Filograsso – quale strada ti piacerebbe intraprendere in futuro?
R: «L’arte è tutta bella! Spero di essere all’altezza e di continuare a fare ciò che mi piace, perché soprattutto coi tempi odierni, è già una grande fortuna lavorare “in quello che ti piace”. Se così non dovesse essere sono sempre pronta ad affrontare nuove sfide».

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