“L’intervista di…Serena Rossi”: dal successo di “Un Posto al Sole” alla lotta al “Clan dei camorristi”

di Nicola Ricchitelli. Dalle frequentazioni di Palazzo Palladini situato nella bella Posillipo – location dove si gira la famosa soap “Un Posto al Sole” – alla lotta al “Clan dei Camorristi”, ne è passata di acqua sotto i ponti per l’attrice napoletana Serena Rossi che, proprio grazie alla famosa soap opera in onda tutti i giorni da oramai più di dieci anni su Rai 3, ha conosciuto il successo guadagnandosi tra l’altro l’amore del pubblico nel ruolo di Carmen Catalano.
Il futuro si chiama “Il Clan dei Camorristi” «una storia di grande impatto che mi ha coinvolto tantissimo», mentre per ora pare non esserci posto per un ritorno alle origini, di fatti sembra essere lapidaria in merito ad un suo ritorno in futuro sul set che l’ha consacrata al grande pubblico.
«Per il momento non è previsto un mio ritorno nella soap, ma…”mai dire mai!”».
Nell’intervista realizzata all’attrice napoletana non mancano riferimenti agli esordi – infatti precisamente dieci anni fa avveniva l’esordio nel musical “Cera una volta…scugnizzi” – e al suo smisurato amore per il canto.

D: Ospite quest’oggi  della rubrica l’”Intervista”, la splendida attrice napoletana Serena Rossi. Serena, ti sei fatta conoscere al  grande pubblico con la soap “Un Posto al Sole” – nel ruolo di Carmen Catalano -  una soap che spesso e volentieri registra  andate e ritorni, vi è da attendersi un tuo ritorno in un immediato o lontano futuro?
R: «No! Per il momento non è previsto un mio ritorno nella soap, ma…”mai dire mai!”».

D: Sappiamo che la tua famiglia è una un crogiolo di artisti. Quanto questo ha influito sulla tua passione per la recitazione, e quindi sul tuo amore per il canto?
R:«Ha influito tantissimo! Son cresciuta ascoltando Battisti, De Gregori e i Beatles… la musica è sempre stata la mia grande passione, ma MAI avrei creduto si sarebbe trasformata in una professione. La recitazione, invece, è arrivata in un secondo momento…è stata lei a scegliere me!».

D: Serena, proprio la musica ha segnato il tuo esordio: è esattamente il 2002 quando prendi parte al musical “Cera una volta…scugnizzi”. Cosa ricordi di quei momenti?
R: «L’entusiasmo, l’incredulità di esser parte di un successo così grande, l’ingresso al mondo degli adulti e l’odore delle tavole di legno del teatro».

D: E' stata annunciata come una delle fiction più attese del 2012: sto parlando de “Il Clan dei camorristi”, dove interpreti il ruolo di una maestra che lotta contro la criminalità. Cosa ci puoi anticipare in merito a questa fiction? Ma soprattutto quanto ha bisogno la città di Napoli di figure come queste?
R:«Sarà un progetto molto forte, cinematografico (seppur televisivo), con un cast di fuoriclasse (da Stefano Accorsi a Francesco Di Leva)…una storia di grande impatto che mi ha coinvolto tantissimo. E’ stato un orgoglio, per me, poter interpretare una figura così positiva, una combattente che non si piega ai soprusi…penso che i Napoletani saranno orgogliosi di questa fiction».

D: Serena, il teatro, ma soprattutto tanta televisione... nonché qualcosa di pregevole anche nel cinema. Cosa manca ancora per fare il grande salto?
R:«Sinceramente sono molto soddisfatta del mio percorso professionale ma, soprattutto, di esser riuscita, in questo, a mantenere ben saldi i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso. Nonostante il momento di crisi che stiamo vivendo, le occasioni lavorative non mi mancano…anzi, ne arrivano tante! Sono una privilegiata».

D: Tanti i ruoli fin qui ricoperti nelle varie fiction: la poliziotta, la ragazza madre, ecc. Quale il ruolo che più ti ha divertito?
R:«Forse Adriana Morreale nell’episodio ‘La vampa d’agosto’ de ‘Il commissario Montalbano’. Era la prima volta che interpretavo un personaggio completamente diverso da me ed è stato bello farsi guidare da un grande regista come Alberto Sironi e dallo strepitoso Luca Zingaretti. Poi la Sicilia è una terra meravigliosa!!».

D: Quale, invece, il ruolo che ti piacerebbe ricoprire in futuro? Quale l’attore e il regista con cui ti piacerebbe lavorare?
R:«Mi piacerebbe interpretare una passionale donna del dopoguerra, magari diretta da Paolo Virzì con accanto Fabrizio Bentivoglio!».

D: Serena, se non fossi stata un'attrice cosa saresti diventata? Se ti chiedessero di scegliere tra il canto e la recitazione?
R:«Forse sarei diventata un’interprete di lingue straniere, visto che ho frequentato il liceo linguistico. E tra canto e recitazione, mi dispiace, ma…scelgo tutti e due! ».

D: La domanda di chiusura è un po’ scontata, ma concedimi l’opportunità di farla: cosa c’è nel futuro di Serena  Rossi?
R:«Nel futuro c’è ‘Il clan dei camorristi’, ‘Il grande Caruso’, ‘Ris Roma3’, tre cortometraggi, un disco e…spero sempre tanta tanta SERENITA’».    

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