L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del tribunale di Lucera. Di Biase in realtà si trovava già agli arresti ai domiciliari per gli stessi reati. Dopo aver scontato un primo periodo ai domiciliari, infatti, l’uomo era tornato in libertà per poi finire di nuovo in regime restrittivo presso la propria abitazione, dopo le varie segnalazioni degli uomini del locale commissariato della polizia di Stato che infine hanno portato all’ultimo arresto.
Di Biase era stato arrestato una prima volta dai carabinieri a dicembre 2010, dopo la sua ex compagna si era pure trasferita prima a casa dei genitori e poi in un altro comune per sfuggire a molestie e pedinamenti a cui era sottoposta per motivi di gelosia. La donna di 34 anni all’epoca si era rivolta ai militari, denunciando una serie di comportamenti persecutori che a un certo punto la vittima non ha più sopportato, tra cui minacce di morte e intimidazioni a persone che avevano qualche contatto con la sua ex.
I militari indagarono ascoltando le testimonianze di parenti e amici della donna, e anche i medici che l’avevano soccorsa quando una volta era stata ferita dall’uomo.
