TARANTO. "Negli ultimi mesi ho piu' volte sottolineato la necessita', in un passaggio difficile come quello legato alla campagna elettorale di Taranto, di mettere da parte le armi della polemica politica e fare prevalere non soltanto da parte di tutte le comunita' politiche, ma anche di tutti i livelli istituzionali, spirito di responsabilita' e un sentimento d'amore per questa citta"'. Sono le parole del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che l'altra sera e' stato duramente contestato da un gruppo di giovani ambientalisti in occasione di un appuntamento elettorale a sostegno del sindaco uscente Ippazio Stefano, ma nella stessa serata ha attaccato in modo molto duro, non citandolo esplicitamente, il candidato dei Verdi e leader nazionale di quel partito, Angelo Bonelli.
Le questioni relative all'inquinamento di Taranto hanno monopolizzato la campagna elettorale nel capoluogo jonico. "Tuttavia, devo constatare che c'e', fondamentalmente, una mancanza di rispetto - insiste Vendola - nell'atteggiamento di quanti, invece, in queste ultime settimane cercano di costruire una piccola fortuna elettorale, raccontando una citta' che non conoscono e non amano sino in fondo".
"Non conoscono le pene di Taranto e non conoscono le lotte fatte in questi anni per i tarantini. In questo infinito talk-show elettorale, dove prevale la semplificazione rozza, dove la contumelia soppianta l'analisi puntuale della realta' e l'invettiva surroga il confronto - prosegue il governatore - accade di dover ricordare a qualche distratto interlocutore, che gia' dal 2008 la Regione Puglia aveva ritenuto indispensabile avviare un'indagine epidemiologica".
Le questioni relative all'inquinamento di Taranto hanno monopolizzato la campagna elettorale nel capoluogo jonico. "Tuttavia, devo constatare che c'e', fondamentalmente, una mancanza di rispetto - insiste Vendola - nell'atteggiamento di quanti, invece, in queste ultime settimane cercano di costruire una piccola fortuna elettorale, raccontando una citta' che non conoscono e non amano sino in fondo".
"Non conoscono le pene di Taranto e non conoscono le lotte fatte in questi anni per i tarantini. In questo infinito talk-show elettorale, dove prevale la semplificazione rozza, dove la contumelia soppianta l'analisi puntuale della realta' e l'invettiva surroga il confronto - prosegue il governatore - accade di dover ricordare a qualche distratto interlocutore, che gia' dal 2008 la Regione Puglia aveva ritenuto indispensabile avviare un'indagine epidemiologica".