TARANTO. "E' uno stillicidio di notizie che ci procurano angoscia, ma anche speranza". Lo dice all'Adnkronos Rosalba Ancona, moglie del maresciallo della Marina italiana Massimiliano Latorre, residente a Taranto, in custodia giudiziaria dal 20 febbraio in India insieme all'altro fuciliere del reggimento 'San Marco', il sergente barese Salvatore Girone, con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani mentre erano impegnati sulla petroliera italiana 'Enrica Lexie' in un servizio antipirateria. La nave, con a bordo altri quattro militari italiani, e' tornata ieri.
"Da una parte io e i miei tre figli - aggiunge - siamo preoccupati per avere appreso dell'ultima decisione della Corte suprema indiana che ha rinviato di oltre due mesi, addirittura al 26 luglio, la possibilita' che Massimiliano e il suo collega Girone vengano trasferiti in Italia. Per fortuna, abbiamo letto in internet - fa sapere mediante il suo legale, l'avvocato Paolo D'Arcangelo - la notizia della sentenza della corte suprema di New Delhi che ieri non ha posto obiezioni al trasferimento dei maro' dal carcere di Trivandrum in altra struttura e che dimostra il lavoro che sta facendo la diplomazia italiana".
"Da una parte io e i miei tre figli - aggiunge - siamo preoccupati per avere appreso dell'ultima decisione della Corte suprema indiana che ha rinviato di oltre due mesi, addirittura al 26 luglio, la possibilita' che Massimiliano e il suo collega Girone vengano trasferiti in Italia. Per fortuna, abbiamo letto in internet - fa sapere mediante il suo legale, l'avvocato Paolo D'Arcangelo - la notizia della sentenza della corte suprema di New Delhi che ieri non ha posto obiezioni al trasferimento dei maro' dal carcere di Trivandrum in altra struttura e che dimostra il lavoro che sta facendo la diplomazia italiana".