ROMA. "Questa e' una decisione che puo' prendere solo il congresso". E' il pensiero di Roberto Maroni lasciando l'Assemblea di Confindustria. Il triumviro della Lega ha cosi' ribadito quanto annunciato dall'eurodeputato del Carroccio Matteo Salvini che, il 22 maggio, aveva paventato la possibilita' che la Lega non si presenti alle politiche del 2013, puntando esclusivamente alle amministrazioni territoriali.
L'idea di non presentarsi piu' alle politiche o comunque di dare meno rilevanza alla rappresentanza in Parlamento non e' nuova. Il primo a evocarla fu Umberto Bossi, il 24 aprile scorso, a margine di un comizio a Como. "E' stato un errore, per la Lega, andare a Roma", aveva sentenziato il senatur.
"Spero sempre che nessuno vada piu' a fare il deputato a Roma, compreso me", aveva aggiunto. A tornare sulla 'tentazione' dei 'lumbard' era stato poi lo stesso Maroni, circa dieci giorni fa. "Non escludo neanche che, al prossimo congresso federale, passi la linea di non andare piu' in Parlamento", aveva sostenuto l'ex ministro dell'Interno, conversando coi giornalisti, al termine del congresso romagnolo, a Cesena.
Il Carroccio, aveva chiarito Maroni, e' una "forza territoriale", diversa, "geneticamente", dagli altri partiti, che hanno "l'ossessione e l'unico fine" di andare in Parlamento.
L'idea di non presentarsi piu' alle politiche o comunque di dare meno rilevanza alla rappresentanza in Parlamento non e' nuova. Il primo a evocarla fu Umberto Bossi, il 24 aprile scorso, a margine di un comizio a Como. "E' stato un errore, per la Lega, andare a Roma", aveva sentenziato il senatur.
"Spero sempre che nessuno vada piu' a fare il deputato a Roma, compreso me", aveva aggiunto. A tornare sulla 'tentazione' dei 'lumbard' era stato poi lo stesso Maroni, circa dieci giorni fa. "Non escludo neanche che, al prossimo congresso federale, passi la linea di non andare piu' in Parlamento", aveva sostenuto l'ex ministro dell'Interno, conversando coi giornalisti, al termine del congresso romagnolo, a Cesena.
Il Carroccio, aveva chiarito Maroni, e' una "forza territoriale", diversa, "geneticamente", dagli altri partiti, che hanno "l'ossessione e l'unico fine" di andare in Parlamento.
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