Ostuni: fiaccolata in memoria di Melissa
di Alessandro Nardelli. Tanta gente presente ieri in Ostuni per la fiaccolata in memoria della piccola Melissa Bassi, giovane vittima del barbaro attentato compiuto la mattina di sabato davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi.
Presenti tutte le istituzioni, a partire dal sindaco, Domenico Tanzarella, per continuare con assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione.
Presenti anche rappresentanti di associazioni locali come l'AVIS, l'ACLI e l'AIFO, alcuni sacerdoti di parrocchie locali e sopratutto tanti giovani studenti di scuole medie e superiori, accompagnati dai loro professori e anche universitari, a testimonianza che tutto il mondo dell'istruzione si è stretto attorno a questo tragico evento. La fiaccolata è partita dal Liceo Scientifico Ludovico Pepe, in viale dello Sport, per poi proseguire per le vie della città Bianca, in un irreale silenzio che dava chiaramente l'idea della tragedia accaduta. I partecipanti, tutti chi con una candela, chi con un cero bianco, hanno voluto dimostrare che tutti uniti si può fare, si può proporre un'altrnativa alla violenza, che non dev'essere certo quella di combattere la stessa con altrettanta violenza, incarnando appieno il motto ghandiano secondo il quale "La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male".
La manifestazione si è conclusa in piazza, dove è stato rispettato un momento di silenzio e sono stati deposti ceri e uno striscione con scritto "Ostuni contro la violenza".
Presenti anche rappresentanti di associazioni locali come l'AVIS, l'ACLI e l'AIFO, alcuni sacerdoti di parrocchie locali e sopratutto tanti giovani studenti di scuole medie e superiori, accompagnati dai loro professori e anche universitari, a testimonianza che tutto il mondo dell'istruzione si è stretto attorno a questo tragico evento. La fiaccolata è partita dal Liceo Scientifico Ludovico Pepe, in viale dello Sport, per poi proseguire per le vie della città Bianca, in un irreale silenzio che dava chiaramente l'idea della tragedia accaduta. I partecipanti, tutti chi con una candela, chi con un cero bianco, hanno voluto dimostrare che tutti uniti si può fare, si può proporre un'altrnativa alla violenza, che non dev'essere certo quella di combattere la stessa con altrettanta violenza, incarnando appieno il motto ghandiano secondo il quale "La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male".
La manifestazione si è conclusa in piazza, dove è stato rispettato un momento di silenzio e sono stati deposti ceri e uno striscione con scritto "Ostuni contro la violenza".